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Affari con i casalesi, imprenditore di Angri arrestato in Romagna Provincia e Regione 

Affari con i casalesi, imprenditore di Angri arrestato in Romagna

Operazione anti-camorra in Romagna, arrestato un imprenditore di Angri. Amministrava aziende riconducibili ai clan. La guardia di finanza di Rimini ha tradotto in carcere Francesco Cercola, 46 anni, di Angri. L’arresto è avvenuto nell’ambito dell’operazione “Darknet”, iniziata dalla Procura di Rimini e conclusa dalla Distrettuale antimafia di Bologna, sulle infiltrazioni in Riviera di esponenti del clan “Sarno” di Ponticelli e dei “Casalesi” nel tessuto economico dell’intera regione emiliana. Su disposizione del gip Alberto Ziroldi del tribunale della città felsinea sono stati eseguiti dai militari del nucleo di polizia economica e finanziaria di Rimini, guidato dal tenente colonnello Michele Ciarla, otto arresti, tra i quali quello di Cercola, ed eseguiti sequestri di beni per 30 milioni di euro.

Le accuse spaziano dalla corruzione alla turbativa d’asta, fino al riciclaggio. C’è, poi, la parte delle intestazioni fittizia di beni che la Dda, sostituto procuratore Marco Forte, contestano anche all’imprenditore di Angri, amministratore di fatto di una società con sede legale a Viggiano, nel Potentino, ritenuta parte integrante del novero delle imprese riconducibili a Giovanni Iorio, cognato di Vincenzo Sarno, ex capo dell’omonimo clan e oggi collaboratore di giustizia. È stato seguendo i movimenti dell’uomo del clan che i finanzieri hanno ricostruito la scalata all’economia locale di alcuni soggetti vicini e addirittura parenti dei Casalesi e dei Sarno- scrive la Città-, attivi nei business delle costruzioni, degli oli industriali, della ristorazione, ma anche esercenti di sale scommesse. L’associazione che aveva tra i promotori Iorio e Luca Raucci, entrambi napoletani trapiantati a Cattolica, aveva interessi economici anche nelle aste giudiziarie.

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