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Addio a don Andrea Vece, l’inventore del cinema Fatima e missionario Cronaca Primo piano 

Addio a don Andrea Vece, l’inventore del cinema Fatima e missionario

Salerno perde un’altra istituzione, un altro punto di riferimento per i giovani e il mondo della cultura. Si è spento all’età di 89 anni don Andrea Vece, lo storico parroco di Madonna di Fatima a Pastena, inventore di quel cineforum che da oltre 50 anni ha cresciuto generazioni di salernitani. Oggi la sua chiesa sarà aperta dalle 14.30 a mezzanotte per l’ultimo saluto a don Andrea. I funerali saranno celebrati domani alle 11.

«Il primo film che proiettammo fu “L’anno scorso a Marienbad” di Alain Resnais, nel 1968. Allora, per un ciclo di cinque film, si pagavano 500 lire. Negli anni, abbiamo portato a Salerno autori come Akira Kurosawa, Abbas Kiarostami, il grande cinema orientale, pellicole anche difficili da recuperare». Monsignor Andrea Vece, scomparso nel primo pomeriggio di ieri ad 89 anni, raccontava così i primi passi della sua creatura, quel Cinema Fatima col pavimento in terra battuta e le sedie in legno che, da allora, e fino ad oggi, è polo culturale della città di Salerno e della sua provincia.Al Fatima venivano (e vengono) tutti, anche i non credenti, anche gli atei più duri. «A te è piaciuto?», chiedeva don Andrea alla fine di ogni proiezione, e ne veniva sempre fuori il dibattito tra persone, senza gli schermi divisori dei social di oggi.

Ma don Andrea era molto di più del sacerdote cinefilo. Era un pastore vero con «addosso l’odore delle pecore», per utilizzare l’espressione cara a Papa Francesco. Ordinato presbitero il 29 giugno 1952, fu nominato parroco del Sacro Cuore di Maria, più nota come Madonna di Fatima, a Pastena, nel 1968. Erano gli anni dell’espansione della città verso oriente. La chiesa stessa era stata fondata da don Aniello Sansone, zio di don Andrea, ma era ancora in costruzione, priva finanche del pavimento e senza una degna copertura. Sotto la sua guida, durata per 44 anni, fino al 22 ottobre 2012, quando fu avvicendato da monsignor Antonio Montefusco, il tempio ebbe una nuova pavimentazione, un tetto in rame, un interno abbellito da vetrate istoriate.

«Sono andato per la prima volta in Africa nel 1987 – raccontava – uno dei miei catechisti, Maurizio Casciello, lavorava lì nell’ambito del servizio civile alternativo alla leva militare. Andai a trovarlo e visitai il Camerun e il Congo e rimasi sconcertato da quello che vidi». Da quello sconcerto nacque, nel 1990, Comis, un’associazione che opera nelle terre del terzo e quarto mondo portando aiuto materiale, ma soprattutto lavorando per affrancare le popolazioni dalla schiavitù del dipendere da altri. 

Il sindaco Napoli ricorda don Andrea come «un sacerdote amatissimo per la sua instancabile attività pastorale al servizio della comunità di Pastena»; ne sottolinea l’attività missionaria in Africa («coinvolgendo in progetti umanitari anche il Comune») e l’animazione culturale «con il Cineforum Fatima dove si son formate intere generazioni di cinefili». 

 

Fonte:IlMAttino

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