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Accadde oggi: il 27 ottobre di 30 anni fa muore a Roma Ugo Tognazzi Attualità 

Accadde oggi: il 27 ottobre di 30 anni fa muore a Roma Ugo Tognazzi

Accadde oggi: muore a Roma il 27 ottobre 1990, 30 anni fa. Ugo Tognazzi uno dei più grandi artisti del cinema italiano. Era nato a Cremona e aveva 68 anni. Esordì  nel 1950 ne “I cadetti di Guascogna”, accanto a Walter Chiari. L’incontro con un altro comico diede un’impronta decisiva alla sua carriera artistica: con Raimondo Vianello formò una coppia perfetta, consacrata dal varietà RAI Un due tre, andato in onda dal 1954 al 1960.
Ugo Tognazzi lasciò importanti tracce nella commedia con i film “Sua eccellenza si fermò a mangiare” (accanto a Totò), “I mostri” di Dino Risi, “L’immorale” (che gli valse il primo David di Donatello come “miglior attore protagonista”), fino al capolavoro insuperabile di Amici miei (di cui recitò anche i due sequel). Non meno apprezzate le sue performance drammatiche, da “Io la conoscevo bene” (con cui vinse un Nastro d’argento) a La tragedia di un uomo difficile di Bernardo Bertolucci, che gli fece conquistare la Palma d’oro al Festival di Cannes del 1981.

Le sue doti sono più che evidenti ancora prima di dedicarsi al cinema: già a militare, durante la Seconda Guerra Mondiale, quando si arruola mentre fa il ragioniere di professione, lo incaricano di organizzare serate di varietà per gli altri soldati. Ha la battuta facile, semplice, l’improvvisazione non gli manca proprio.

Finita la guerra prova a giocarsi le sue carte: si cimenta in una serata per cabarettisti amatoriali al Teatro Puccini di Milano. Non arrivano solo gli applausi scroscianti del pubblico, ma anche il contratto con la compagnia teatrale di Wanda Osiris. E’ l’inizio di una carriera che, presto, lo catapulta nel cinema: nel 1950 è già davanti alla macchina da presa con Walter Chiari per girare “I cadetti di Guascogna”. Poi il salto alla Rai, in prima serata con Raimondo Vianello, per il varietà “Un due tre”. Un successone, finché i due mattacchioni non decidono di “rifare il verso” alla caduta del Presidente della Repubblica per colpa di una sedia tolta all’ultimo momento. Sono altri tempi: il programma viene cancellato.

Per Tognazzi non è certo una battuta d’arresto. E’ uno dei grandi personaggi del momento, capace di alternarsi tra cinema e televisione con disinvoltura. Per lui una media di quasi un film all’anno.

Il maggior successo, forse, arriva con il film “Amici miei” di Mario Monicelli con Gastone Moschin Adolfo Celi e Renzo Montagnani: i consensi della critica e gli incassi al botteghino, spingono la produzione a riprendere il progetto del 1975 con un seguito nel 1982 e poi ancora nel 1985. Con un Ugo Tognazzi un po’ inedito ma sempre grandioso, in un film dove si ride amaro. Una dozzina di anni più tardi, però, non sarà più uno scherzo: la depressione prenderà il sopravvento. Il 27 ottobre 1990 Tognazzi muore a Roma nel sonno a causa di una emorragia cerebrale,

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