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Accadde oggi: il 1 Agosto 2005 l’Ue vieta la pubblicità del tabacco Attualità 

Accadde oggi: il 1 Agosto 2005 l’Ue vieta la pubblicità del tabacco

Accadde oggi: il 1 agosto 2005, 15 anni fa, entrava in vigore in tutti i Paesi dell’Unione Europea, la normativa comunitaria che proibiva la pubblicità dei prodotti del tabacco (sigarette, sigari e tabacchi trinciati) su tutti i media. Il divieto si estendeva a tutti i mezzi di comunicazione: internet, carta stampata, cartelloni pubblicitari, radio e televisione. La normativa riguardava anche la sponsorizzazione in eventi sportivi, come la Formula 1, che al tempo era piena di pubblicità di multinazionali del tabacco come la Marlboro. La pubblicità dei prodotti del tabacco, infatti, era considerata un pericoloso nemico per la salute pubblica.

La norma entrata ufficialmente in vigore il 1 agosto 2005 in tutti i Paesi europei ha rappresentato una tappa importante nel percorso di lotta al fumo intrapreso dall’Unione europea dagli anni ’90. La pubblicità, sotto qualsiasi forma, dei prodotti del tabacco era ovviamente un incentivo al fumo che doveva essere limitato o ridotto per diminuire il numero dei fumatori.

Nel 1991 la Commissione europea aveva presentato una prima proposta per rendere illegale la pubblicità de prodotti da fumo sotto qualsiasi forma. La normativa, tuttavia, non riuscì a prendere forma perché vi si opposero Paesi come la Gran Bretagna, la Germania, i Paesi Bassi, la Danimarca e la Grecia. Il percorso fu ripreso poi nel 1997 con una proposta in tal senso avanzata dalla stessa Gran Bretagna, a seguito del cambio di rotta salutista con il nuovo governo laburista.

In quegli anni le campagne pubblicitarie delle sigarette e del tabacco erano regolate dalle legislazioni nazionali e venivano consentite in molti Paesi. L’Unione europea vietava soltanto la pubblicità di questi prodotti in televisione. Quando si cominciò a parlare di una normativa che vietava qualsiasi tipo di pubblicità del tabacco, quindi, le multinazionali iniziarono a farsi sentire, ma l’Unione europea è andata avanti nel suo percorso. Una volta raggiunto un accordo generale nei Paesi comunitari per proibire la pubblicità del tabacco, rimaneva da chiarire i tempi e i modi per togliere anche le sponsorizzazioni di grandi eventi sportivi da parte delle multinazionali del tabacco. Eventi importanti come la Formula 1, i grandi concerti rock e le Olimpiadi, infatti, ricevevano notevoli sponsorizzazioni da multinazionali come Marlboro, Winston e Camel. Per questi eventi fare a meno di questi sponsor non sarebbe stato facile. La direttiva è stata quindi posticipata di qualche anno, proprio per dar modo agli organizzatori di trovare altre fonti di finanziamento.

La lotta al fumo da parte dell’Unione Europea è proseguita negli anni con nuovi provvedimenti. Uno degli ultimi è quello approvato nel febbraio 2014, che ha sostituito quello del 2001. Il nuovo provvedimento include alcune norme che riguardano la lavorazione, la presentazione e la vendita delle sigarette, del tabacco trinciato, di quello da pipa, dei sigari e delle sigarette elettroniche.

Il provvedimento, tra le altre cose, prevedeva anche il ritiro dal mercato delle sigarette al mentolo. Inizialmente, con la nuova normativa, si imponeva alle industrie del tabacco di indicare gli ingredienti utilizzati per ogni tipologia di prodotto e di inserire sul pacchetto le avvertenze per la salute. In un secondo momento, con una successiva integrazione alla direttiva, è stato imposto alle aziende del tabacco di mettere sul fronte e sul retro del pacchetto un’immagine shock sulle possibili conseguenze del fumo attivi e passivo. Sono stati inoltre tolti dal mercato, a partire da ottobre 2016, i pacchetti da 10 sigarette. Nel frattempo, le direttive europee sono diventate più incisive anche riguardo al tema della promozione dei prodotti del tabacco.

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