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A VENTURA SI CHIEDE UNO SCATTO D’ORGOGLIO Primo piano Salernitana 

A VENTURA SI CHIEDE UNO SCATTO D’ORGOGLIO

A Formello sembrano avere pochi dubbi.
La campagna acquisti della Lazio, nel mercato di gennaio/riparazione (?), sarà low cost, anzi a costo zero.
Il potentissimo Tare ha già dettato la linea: “squadra che vince non si tocca” anche perché è costume della Lazio, in questi anni, dosare con attenzione le operazioni di mercato e a gennaio, si sa, è ancora più difficile mettere a segno il “colpo”. E allora? E allora come rimpolpare una rosa attesa da una seconda parte di stagione particolarmente impegnativa anche alla luce degli obiettivi fissati? Semplice, attingendo dal serbatoio Salernitana. Fondamentalmente la Lazio vorrebbe semplicemente avvicendare due giocatori del gruppo attualmente a disposizione di Simone Inzaghi, i deludenti Berisha e Adekanye, con altrettanti “pezzi” più funzionali al progetto tecnico, già addestrati al “3-5-2” e sicuramente più motivati: Sopian Kiyine e Jamin Jallow. La doppia operazione a costo zero, al netto di ciò che poi materialmente si scrive sui trasferimenti, ha già ricevuto l’avallo del tecnico; Kiyine può tranquillamente disimpegnarsi nel doppio ruolo di interno-esterno mancino come già fatto alla corte di Ventura, mentre Jallow occupare serenamente il ruolo di quarto attaccante della rosa con spiccate attitudini al contropiede. Fuori dal perimetro salernitano il doppio trasferimento dai granata ai biancocelesti viene considerato “normale, semplice, funzionale. D’altronde – osservano i notisti – la Salernitana è la seconda squadra di Lotito, necessariamente funzionale alla casa-madre Lazio, e se la prima squadra chiama per una necessità, la seconda non può che mettersi a disposizione….”. Piaccia o non piaccia, e a Salerno non piace, questa è la fotografia del momento nonostante le chiacchiere, i proclami, gli impegni assunti dai manovratori. Cosa, chi può far saltare il banco? Non certamente Mezzaroma, tanto meno Fabiani, ma solo e soltanto Giampiero Ventura. Ecco proprio partendo dalla situazione Kiyine-Jallow per poi passare alla necessaria campagna di riparazione/rafforzamento della Salernitana, al tecnico ligure si chiede subito uno scatto d’orgoglio, una dichiarazione di coraggio. All’ormai 71enne allenatore, ormai a fine carriera, con alle spalle tantissime esperienze di prestigio, considerato dall’ambiente un importante riferimento per tantissimi giovani, si chiede proprio questo: si chiede di far sentire alta la sua voce, di non piegarsi alle logiche aziendaliste. Non ne ha bisogno, non deve più andare a caccia di ingaggi Giampiero Ventura e nella sua posizione non ha più bisogno di ingraziarsi Palazzo e Potentati! Anzi….andare fuori dal coro, difendendo gli interessi tecnici del gruppo che allena e la dignità di una piazza che meriterebbe ben altra considerazione, rappresenterebbe per lui un’occasione di riscatto dopo le recenti, infauste esperienze. In un momento in cui la tifoseria salernitana non ha più leader riconosciuti, una presa di posizione netta e chiara del tecnico peserebbe come un macigno, nobiliterebbe e impreziosirebbe il suo passaggio a Salerno. Sarebbe una gran Libidine….

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