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A Scafati inaugurata l’Usca, il sindaco Salvati: “Screening di massa nelle prossime settimane” Provincia e Regione 

A Scafati inaugurata l’Usca, il sindaco Salvati: “Screening di massa nelle prossime settimane”

Questa mattina inaugurata a Scafati, in presenza del direttore del distretto 61 dell’Asl Salerno Pio Vecchione, la sede U.S.C.A.  che servirà ad effettuare i tamponi ai positivi dell’intero distretto, a seguire i pazienti con sintomi che non necessitano di ricovero e a raccordarsi con i medici di base. Già stamattina sono stati effettuati, su invito dei medici dell’Asl, i primi tamponi di verifica in prima mattinata e si continuerà con tale attività. “Naturalmente il mio obiettivo è di arrivare allo screening di massa nelle prossime settimane ma per il momento è l’Asl che inviterà i cittadini destinatari del tampone. È stata una mattinata stimolante perché da questo incontro sono venuti fuori interessanti spunti su come il dipartimento Asl, di concerto con i medici di base, organizzerà l’attività delle U.S.C.A. nelle prossime settimane. Sono intervenuti con osservazioni e domande anche il dott. Alessandro Arpaia, nella doppia veste di assessore alla sanità e di medico del 118 e la dottoressa Daniela Ugliano, nella doppia veste di consigliere comunale e di responsabile USCA DS56 Asl Napoli 3 Sud”, dice il sindaco Salvati.
Il dottore Pio Vecchione ha illustrato le azioni messe in campo dall’Asl, per superare le attuali criticità, ponendo al centro del suo discorso il ruolo fondamentale dei medici di base che sono il primo e diretto contatto con il paziente. Presenti anche alcuni colleghi medici di base che hanno rappresentato le difficoltà incontrate. “Io e il sindaco di Angri  Cosimo Ferraioli che ringrazio per essere venuto, abbiamo chiesto di sottoscrivere un protocollo operativo tra medici di base, distretto sanitario e piano di zona in modo da regolamentare nell’operativo le competenze dei soggetti coinvolti e da garantire attraverso psicologi un supporto di natura psicologica ai pazienti bisognosi. La strada è quella giusta per ottimizzare il servizio, per garantire ai pazienti covid assistenza sanitaria, per garantire supporto psicologico e per non lasciare nessuno indietro come purtroppo è capitato fin’ora a causa della crescita esponenziale dei positivi nella seconda ondata. Stiamo lavorando insieme e questa mattinata mi ha confermato che, se l’interesse primario è il bene del cittadino, si può dare un grosso contributo per migliorare il servizio”.

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