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“A NAPOLI TATO SOGGIORNO’NEL 1935” Attualità 

“A NAPOLI TATO SOGGIORNO’NEL 1935”

* La rubrica dell’esperto

Guglielmo Sansone era nato a Bologna nel 1896 e si può considerare tra gli artisti protagonisti del futurismo italiano.
Fu dopo la fine della Grande Guerra (1918),dove si era arruolato da volontario conoscendovi Mario Sironi ed Umberto Boccioni ,che il pittore organizzò’il suo finto funerale.
Egli volle simbolicamente morire come Guglielmo Sansone ,per rinascere come Tato Futurista.
Nel 1935 l’artista soggiorno’a Napoli, probabilmente ospite della famiglia Iodice . In quella circostanza partecipò ,esponendo alcune sue piastrelle ,alla II Mostra di Arte Coloniale.
Nel contempo, fu anche impegnato presso il Reale Istituto Artistico Partenopeo ,realizzando alcune maioliche in stile futurista. E’proprio di quell’epoca la realizzazione di questa aereopittura che esprime la passionalità della sua arte ,legata ormai indissolubilmente al movimento di Tommaso Marinetti.
Con quest’ultimo organizzo’anche una mostra futurista itinerante , attraverso importanti città italiane.
Insieme ad altri artisti ,pubblico’sulla Gazzetta del Popolo il Manifesto dell’Aereopittura,corrente artistica che possiamo definire proprio una declinazione pittorica del futurismo.
Il dipinto pubblicato interpreta l’essenza della filosofia “marinettiana“ ,che si sintetizza nell’energia dinamica liberata in natura.

In questo caso è il magma del Vesuvio ,che fuoruscendo dalle sue viscere si versa nel mare generando una forza impetuosa che si libra nell’aria materializzandosi in un tornado iridato.
Esso si eleva dalla geometria delle piste dell’aereoporto fino all’aereo che volteggia sui campi del circondario.
L’aeropittura manifesta generalmente in ogni opera l’entusiasmo per il volo ,che si rivela nel dinamismo e nelle evoluzioni dell’aeroplano.
Tato fu artista impegnato oltre che nella pittura ,anche nella fotografia e scenografia.
Fu anche regista , ceramista e scultore ,ma soprattutto talento naturale ,se pensiamo che ,non avendo frequentato scuole o accademie ,fu un semplice autodidatta.

 

Morì a Roma nel 1974 e qualcuno scrisse :
“ Il pittore dell’aria è finalmente andato a volteggiare con quegli aerei che per tanti anni ha sognato tra innumerevoli acrobazie.”

 

 

SCHEDA

A mio parere il dipinto verticale,olio su tela firmato TATO ,e’una sua opera del 1935,dimensioni
cm 59 x 78
Valutazione commerciale 5000€

 

*Camillo Lambiase

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