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Il Tribunale di Salerno verso la riapertura ma solo a luglio ci saranno le porte aperte Attualità 

Il Tribunale di Salerno verso la riapertura ma solo a luglio ci saranno le porte aperte

Si riapre a maggio. Anche l’amministrazione della Giustizia si organizza per affrontare la cosiddetta “Fase 2” della pandemia da coronavirus. Adottate le misure urgenti per regolare l’attività del tribunale di Salerno. Pubblicato il decreto del presidente Giuseppe Ciampa che detta le linee guida. Le udienze a trattazione orale, quelle classiche, slittano al 1 luglio, mentre viene potenziata la modalità a distanza dopo che l’applicativo “Teams”, usato per le videoconferenze in questa prima fase, ha superato a pieni voti il periodo di rodaggio. Le direttive impartite dalla presidenza dovranno essere rispettate dopo l’11 maggio, quando scadrà il termine della sospensione dei processi stabilita dal Ministero della Giustizia.

Udienze a distanza. Quattro sono stati finora le tipologie di procedimenti celebrati con la modalità da remoto, secondo i protocolli siglati con l’associazione magistrati e la classe forense: due per il settore penale (udienze di convalida e fermo, rito direttissimo, interrogatorio dinanzi al gip e Riesame) e due per il settore civile (udienza a trattazione scritta attraverso il portale dei servizi telematici e l’altra da remoto). Nel periodo cosiddetto da “cuscinetto”- scrive la Città-, fino all’11 maggio ed oltre, i giudici dovranno trattare udienze anche riguardanti attività non dichiarate urgenti, comunque entro il limite massimo di 15 fascicoli per il settore civile, completando il ruolo con le cause che non richiedono la partecipazione di soggetti diversi dai difensori e dalle parti, dando priorità alle cause di più risalente iscrizione sul ruolo. Per il settore penale, invece, il limite massimo è fissato a 4 processi per udienza. Oltre a quelle strettamente urgenti, i giudici potranno celebrare i processi nei confronti di imputati liberi, qualora il tetto massimo non venga raggiunto.

Il settore civile. Con le nuove disposizioni sarà implementata la platea dei procedimenti che potranno essere celebrati con la “trattazione scritta”, ovvero tramite lo scambio e il deposito in telematico di note scritte contenenti le sole istanze e conclusioni. E tra queste rientrano la prima udienza e quella per la discussione finali, le procedure esecutive immobiliari e quelle fallimentari. Inoltre le procedure di concordato preventivo. Per i giudizi in corso il giudice potrà, in qualunque momento, comunicare l’opzione della “trattazione scritta”, assegnando brevi termini per note, conclusioni e repliche. Dette regole interessano solo le udienze che non prevedono “l’espletamento delle prove”, ovvero la presenza di testi, che devono essere rinviate, giocoforza, a dopo il periodo di emergenza sanitaria.

Il settore penale. Il ragionamento di partenza, in questo settore, è stato limitare la ripresa dell’attività giudiziaria ai soli processi con imputati sottoposti a misura cautelare, adottando tutte le cautele del caso, così come concordato con i presidenti delle sezioni penali, i giudici, l’Ordine degli avvocati e la Camera penale di Salerno. Dall’esame dei singoli ruoli delle udienze monocratiche e collegiali è emerso che i processi con imputati sottoposti alla misura carceraria o domiciliare sono in numero limitato. Pertanto, si dovranno celebrare i processi considerati di urgenza, salvo mantenere sempre il limite massimo di 4 procedimenti ad udienza, colmabile con i procedimenti detti “differibili” qualora il tetto non fosse raggiunto. I processi dopo l’11 maggio saranno celebrati a porte chiuse, con orari prefissati e garantendo il distanziamento sociale. Quelli che prevedono più di 10 imputati, sempre sottoposti ad arresto o carcerazione, si terranno nell’aula bunker di Fuorni.

Giustizia di prossimità. È particolarmente complessa la situazione degli uffici dei Giudici di Pace per i quali sono grosse le criticità del punto di vista logistico. Non sembra allo stato consentita l’operatività dell’udienza da remoto con l’applicativo Teams, non essendo i giudici i giudici in possesso delle credenziali e della “smart card” per accedere alla piattaforma internet adottata dal Ministero della Giustizia. Le cancellerie, alternativa e previo appuntamento raggiunto via mail o al telefono, potranno consentire il deposito di atti urgenti. La situazione è ancora più complicata per l’ufficio di Salerno gravato anche dai problemi relativi al trasferimento nella vecchia sede del tribunale di corso Garibaldi. «Quella attuale – scrive il presidente Ciampa – non sembra idonea a consentire una ripresa significativa dell’attività ordinaria, non essendovi spazi di attesa a norma, ma solo uno stretto corridoio prima dell’ingresso».

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