Falsi promoter Enel, ondata di denunce a Salerno
«Mi dia la bolletta, c’è un problema da risolvere, deve avere un rimborso…». Questa una delle tante scuse che vengono propinante in particolare alle persone anziane per carpire i dati necessari a cambiare fornitore di energia elettrica o del gas. E sono numerose le segnalazioni di promoter che si spacciano per dipendenti dell’Enel o più genericamente del settore dell’energia elettrica che raggirano gli utenti facendogli firmare moduli che altro non sono che contratti onerosi.
Si tratta spesso di giovani che battono palmo a palmo Salerno, come altri comuni della provincia a caccia di nuovi clienti, con contratti spesso più salati di quelli in precedenza. La maggior parte delle segnalazioni è arrivata nei giorni scorsi dalla zona di Pastena, Torrione e Mercatello e quella di Carmine e Fratte, meno dal centro cittadino. La nuova ondata va avanti da tre mesi con una pausa nelle Festività.
Un ritorno a Salerno dopo l’operazione che due anni fa il Nucleo Antievasione tributaria della polizia municipale oggi guidata dal comandante Antonio Vecchione – aveva condotto nella city. Similari a quelle di questi giorni le modalità portate avanti dal gruppo scoperto dagli agenti del capitanoMario Elia , tant’è che si sospetta a collegamenti tra chi opera oggi con chi lo faceva due anni fa. A Mercatello, avevano scoperto i caschi bianchi, c’era la base operativa di una società che aveva ricevuto un mandato da un’altra azienda che a sua volta l’aveva ricevuta da una compagnia di energia elettrica per procacciare contratti. Gli undici giovani incaricati erano quasi tutti a nero e ricevevano 10 euro per contratto. Una cifra irrisoria, a fronte dei lauti guadagni per il management della società e della compagnia elettrica, che portava alcuni ad industriarsi per fare quanti più contratti possibili, ricorrendo a vari trucchi. Di tutto questo, la polizia municipale relazionò anche la Procura della Repubblica, dopo aver effettuato un sopralluogo anche con l’Ispettorato del lavoro.
Le modalità, passato il tempo, non sono cambiate. Pochi giorni fa, in un palazzo un condomino di un immobile di via Petrillo ha chiesto ad alcuni giovani cosa stessero facendo tra le scale del palazzo dopo aver bussato a una signora anziana, ricevendo quale risposta che erano dell’Enel per un controllo su una vecchia bolletta non pagata, probabilmente la stessa scusa utilizzata poco prima con la vittima.
Alle rimostranze dell’uomo che chiedeva conto e ragione, i giovani, che avevano al collo un tesserino con la scritta Enel, se la sono fatta a gambe. Si tratta di una tecnica usata pochi giorni prima in via GiovanBattista Amendola dove, invece, la scusa di ungiovane che aveva una casacca con la scritta Enel e un tesserino con il logo della ditta chiedeva di verificare il numero del contatore: alle domande del figlio dell’anziana trovata in casa con una scusa il truffatore era andato via velocemente, probabilmente accortosi che avevano chiamato le forze dell’ordine.
Per evitare raggiri basta contattare l’800.900.860 per sapere se la persona che si ha di fronte è realmente un dipendente dell’Enel o di un promotore: chi si presenta alla porta deve obbligatoriamente fornire un codice di identificazione (il tesserino non basta perché facilmente clonabile) che comunicato all’operatore telefonico consente l’immediato riscontro sull’identità di chi ci trova di fronte. Lo stesso fanno altri gestori. (fonte: lacittadisalerno.it)