Salerno, Messa di Natale: Bellandi si affida alla tenerezza
È una notte “diversa da tutte le altre”, segnata dalla speranza e non dalla paura del buio. Così l’arcivescovo Andrea Bellandi ha aperto la Messa di Natale, richiamando il cuore del messaggio cristiano: una luce che visita le tenebre della storia, personali e collettive.
Il Natale, ha spiegato, non arriva con la forza o con il potere, ma con la fragilità di un bambino. Una scelta che ribalta la logica del mondo: Dio non impone, si fa piccolo; non domina, si fa vicino.
Nel segno della mangiatoia e dei pastori, gli ultimi, Bellandi ha ricordato che la speranza cristiana non è ottimismo ingenuo, ma una presenza che accompagna anche nelle notti più difficili.
Richiamando Papa Francesco, l’arcivescovo ha insistito sul valore della tenerezza e della piccolezza, come stile di vita e responsabilità per la Chiesa e per chi ha ruoli pubblici.





