Irpinia, aziende agricole e agroalimentari dicono no alle Fonderie Pisano a Luogosano
Numerose aziende agricole del territorio irpino, tra cui realtà vitivinicole delle zone DOCG Taurasi, Fiano di Avellino, Greco di Tufo, aziende olivicole, ortofrutticole, di trasformazione agroalimentare e agrituristiche, hanno sottoscritto una lettera aperta al Prefetto di
Avellino, Rossana Riflesso, per esprimere netta contrarietà al possibile insediamento delle Fonderie Pisano nell’area industriale di Luogosano – San Mango sul Calore, nel cuore della verde Irpinia. Le aziende sottolineano il legame indissolubile tra le produzioni di eccellenza irpine – grandi vini DOCG come Taurasi, Fiano di Avellino, Greco di Tufo e Aglianico d’Irpinia, oli extravergini, prodotti ortofrutticoli e agroalimentari – e la qualità del territorio: aria pulita, suoli sani e ambiente integro sono alla base della qualità, della fama internazionale e del successo enoturistico e agrituristico di queste realtà, che rappresentano un pilastro economico e occupazionale per l’intera provincia. L’arrivo di una fonderia, anche con eventuali tecnologie moderne e forni elettrici, porterebbe rischi concreti di emissioni inquinanti e metalli pesanti. La storia delle Fonderie Pisano è tra l’altro segnata da
gravi problemi ambientali: ad ottobre 2025 la Regione Campania ha emesso una diffida all’azienda per la mancata applicazione delle migliori tecnologie disponibili a ridurre l’impatto ambientale e per irregolarità nella gestione dei rifiuti; nel maggio 2025 la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha condannato l’Italia al risarcimento di 151 cittadini di Baronissi, Pellezzano e Salerno per l’inquinamento causato dall’azienda; denunce per danni alla salute durano da oltre vent’anni e uno studio SPES ha rilevato livelli di metalli pesanti nel sangue dei residenti vicini fino a 5 volte superiori rispetto alla Terra dei Fuochi. Le conseguenze sarebbero pesanti per i suoli agricoli, la fertilità e le certificazioni biologiche sempre più diffuse, oltre che per la salute dei cittadini che vivono a meno di un chilometro dall’area e per l’immagine commerciale di un territorio che vive di enoturismo, agriturismo e di prodotti basati su salubrità e naturalità. Le aziende riconoscono l’importanza di tutelare l’occupazione, ma chiedono che la reindustrializzazione
sia compatibile con la vocazione agricola ed enoturistica dell’area, garantendo al contempo la salvaguardia dei posti di lavoro nel settore agricolo, agroalimentare e agrituristico, che potrebbero essere messi a rischio da danni d’immagine, declassamento delle produzioni o perdita di certificazioni biologiche, come già dichiarato dal Consiglio Comunale di Luogosano il 12 dicembre 2025.
Le aziende hanno quindi richiesto la sospensione immediata di ogni procedura autorizzativa e la priorità a insediamenti realmente compatibili con lo sviluppo sostenibile del territorio. L’appello resta aperto a nuove adesioni da parte di aziende agricole, agroalimentari e operatori del settore enogastronomico e agrituristico irpino. Dichiarazione di Elisa Mazzone, Presidente del Comitato Cittadini contro l’insediamento delle Fonderie Pisano a Luogosano «Come cittadini di Luogosano e dell’Irpinia, siamo determinati a difendere con serenità e fermezza il nostro territorio e la salute di chi vi abita. Qui agricoltura di eccellenza, vini prestigiosi, olio, prodotti biologici e agriturismo assicurano lavoro, sviluppo e sostenibilità. Non possiamo permettere che un insediamento a forte impatto ambientale e con un passato di inquinamento metta tutto questo a rischio. Rispettiamo e ci battiamo per il diritto al lavoro di tutti, condividendo la necessità di reindustrializzazione, ma deve essere compatibile con la nostra vocazione agricola e turistica, senza esporre residenti e lavoratori – sia delle industrie che delle aziende agricole – a pericoli evitabili. Chiediamo alle istituzioni di ascoltare il territorio, valutare con rigore gli impatti ambientali e sanitari e scegliere soluzioni che tutelino insieme salute, ambiente e occupazione duratura per tutti.»





