A Padula Stefano De Martino gran “mattatore” della prima serata al Certosa Village
La Certosa di Padula, da sempre scrigno d’arte e di cultura, è finalmente tornata a splendere sotto i riflettori con la quattro eventi firmata «Certosa Village» e inaugurata con lo spettacolo «Stasera che sera!» di Stefano De Martino, che ha portato sul palco danza, musica, risate e sincerità.
Un evento che si inserisce perfettamente nella tradizione dei grandi festival che da «Luci della Ribalta» hanno reso nel tempo la Certosa un crocevia di espressioni artistiche, capace di coniugare la bellezza del patrimonio con la vivacità dello spettacolo dal vivo.
Per la prima volta nella sua millenaria storia, la Certosa di San Lorenzo ha vissuto un evento che ha abbracciato quasi l’intera superficie del complesso, trasformandolo in un vero e proprio villaggio della cultura e dello spettacolo. Già dal pomeriggio, nonostante qualche pioggerella abbia gettato nello sconforto momentaneo i visitatori, tutto è proceduto secondo i piani.
La Certosa si è trasformata in un villaggio di arte, creatività e aggregazione a cielo aperto dove incontrare persone, scoprire passioni, conoscere talenti e tradizioni, tutto gratuitamente. La Corte Esterna si è animata con spettacolari performance di danza aerea e acrobatica. Lo Spazio dei Monaci Digitali ha promosso la cultura e l’intrattenimento con realtà virtuale, giochi di società e il Giardino del Simposio. la Spezieria ha unito musica, fotografia, pittura, artigianato e scultura nella Fiera del Village, una mostra-laboratorio a cielo aperto, accompagnata dalle band emergenti salite sul Palco Libero e dall’esperienza gastronomica realizzata da ristoratori del Vallo di Diano che hanno preparato al momento i piatti tipici del territorio offrendo la possibilità di cenare sotto le stelle dopo un pittoresco aperitivo nella Certosa di San Lorenzo. E, infine, l’Arena del Certosa Village, dove ha preso luogo lo spettacolo principale di questa prima giornata.
Il talento e il carisma di Stefano De Martino hanno allietato il pubblico con un one man show durato oltre due ore, accompagnato dalla Disperata Erotica Band, impreziosito dal maestro Pino Perris al pianoforte e da un affiatato gruppo di ballerini. Uno spettacolo capace di unire arte e ironia, memoria e leggerezza, davanti a un pubblico numerosissimo e partecipe.
Il cuore dell’esibizione è stato un sincero racconto di vita e carriera, fatto di passi di danza, note al pianoforte e parole senza retorica. Stefano ha ripercorso il suo cammino da Torre Annunziata, quando ancora ragazzino si presentava ai corsi di Arte Danza con un borsone rosa più grande di lui, sognando palcoscenici e luci della ribalta. Non sono mancati i momenti più umani, come i provini ad “Amici”, il lavoro come commesso in un negozio di frutta e le prime delusioni artistiche, tutte raccontate con genuinità, veracità e quella capacità tutta sua di sdrammatizzare con garbo e ammiccamenti intelligenti.
Uno dei momenti più esilaranti è stato il siparietto con la signora Angela del pubblico, una spettatrice dalla risposta pronta che ha saputo tenere testa a De Martino, dando vita a un botta e risposta esilarante che ha fatto scoppiare il pubblico in una lunga risata collettiva. Stefano, sempre pronto all’improvvisazione, ha colto al volo l’occasione per trasformare il dialogo in un mini-show nello show.
Altro momento di pura comicità e nostalgia è arrivato quando sulla scena sono apparsi due sedili originali di una Fiat Punto, ricreati come set per un tuffo nei ricordi. Lì, con grande autoironia, De Martino ha raccontato i suoi primi impacciati approcci con le ragazze a 18 anni, tra parcheggi strategici, timidezze mascherate da sicurezza e sogni da latin lover del Sud. Un racconto che ha fatto ridere ma anche emozionare, perché in fondo è facile rivedersi nei tentativi goffi e teneri di un ragazzo che voleva solo trovare il suo posto nel mondo.
A fine spettacolo, Stefano si è dimostrato ancora una volta vicino al suo pubblico, fermandosi per scattare foto, selfie e firmare autografi, regalando sorrisi autentici e parole gentili a tutti. Come riconoscimento per la sua carriera e per l’emozionante performance, gli è stato consegnato il Premio del Certosa Village, una scultura in pietra padulese raffigurante un monaco dell’antico cenobio realizzata dall’artigiano Giovanni Cancellaro, simbolo di legame con il territorio, spiritualità e arte.
«Stasera che sera!» è stato molto più di uno spettacolo: è stata una confessione pubblica in forma d’arte, tra danza, musica e parole, in cui Stefano De Martino ha dimostrato di saper andar ben oltre la famigerata etichetta di “ex” con cui spesso viene identificato, dando risalto all’uomo che con passione, umiltà e intelligenza ha saputo trasformare i suoi inciampi in slanci verso un futuro che, a giudicare dal calore ricevuto, gli sorriderà ancora a lungo.
Tutto ciò è avvenuto intorno allo splendido Chiostro, cornice d’eccezione per una serata che resterà nella memoria come un passaggio storico per la valorizzazione del monumento e del territorio. I sorrisi della prima serata ci hanno dimostrato che la rigenerazione può partire dall’arte e la bellezza può dare nuova vita e nuova identità ai nostri paesi, al nostro territorio, attivando trasformazioni sociali e culturali.
Certosa Village è appena cominciato e non è che un nuovo inizio per Padula e il Vallo di Diano tutto.





