Incarico per 100mila euro dall’ente camerale di Salerno, la denuncia di Cirielli
Il responsabile enti locali di Fratelli d’Italia: “Mi rivolgo agli amministratori cilentani, in particolare a quelli del centrosinistra: siete d’accordo con chi tenta di cancellare il nome Cilento? Condividete il silenzio assordante dei vostri rappresentanti in Regione e nella Camera di Commercio?”
Il responsabile regionale degli Enti Locali di Fratelli d’Italia Italo Cirielli interviene sul caso dell’incarico da oltre 100 mila euro conferito al consulente Josep Ejarque da parte della Camera di Commercio di Salerno, nell’ambito di un piano turistico da 230 mila euro. “Un piano che – denuncia in un comunicato stampa – rischia di produrre fumo, escludendo deliberatamente il Cilento dalla narrazione territoriale e promuovendo unicamente la dicitura Costa d’Amalfi”. Per Cirielli “un fatto ancor più grave se si considera che Ejarque è stato già condannato per danno erariale dalla Corte dei Conti, e che questo incarico rappresenta l’ennesima consulenza affidata senza trasparenza, a danno dei contribuenti. Ricordo a tutti – e soprattutto agli amministratori locali del PD nel Cilento – che la denominazione ufficiale Aeroporto Costa d’Amalfi e del Cilento è stata fortemente voluta dal Governo Meloni e dal senatore Antonio Iannone, su indicazione condivisa da tutto il partito. Una scelta strategica e culturale, volta a valorizzare entrambe le coste, riconoscendo al Cilento la sua piena dignità territoriale e turistica”. E incalza: “Mi rivolgo agli amministratori cilentani, in particolare a quelli del centrosinistra: siete d’accordo con chi tenta di cancellare il nome Cilento? Condividete il silenzio assordante dei vostri rappresentanti in Regione e nella Camera di Commercio?Non si può restare inerti mentre si sprecano fondi pubblici, si premiano professionisti con condanne alle spalle e si marginalizza un’intera area. Fratelli d’Italia continuerà a difendere con coerenza il Cilento, il suo nome, la sua storia e le sue opportunità. Non permetteremo che venga ancora una volta sacrificato sull’altare delle clientele e della propaganda” conclude Cirielli.





