SE HO UN VICINO PARTICOLARMENTE RUMOROSO, POSSO CHIEDERE L’INTERVENTO DELLA FORZA PUBBLICA?
Ci toglie ogni dubbio la collaborazione dell’avvocato Simone Labonia, che spiega quando il rumore diventa reato.
Schiamazzi notturni, musica ad alto volume, grida per strada o nei condomìni, sono situazioni comuni che possono diventare motivo di conflitto tra cittadini. Ma quando un disturbo alla quiete pubblica si trasforma in un reato punibile e suscettibile di denuncia?
La quiete pubblica è quel bene giuridico che tutela il normale svolgimento della vita collettiva, il riposo e la tranquillità delle persone. Non riguarda un singolo individuo, ma un numero indeterminato di persone che condividono uno spazio, come un quartiere, una piazza, o un condominio.
L’art. 659 del Codice Penale punisce il disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone, prevedendo che:
“Chiunque, mediante schiamazzi o rumori, ovvero abusando di strumenti sonori o di segnalazioni acustiche, ovvero provocando o non impedendo strepiti di animali, turba le occupazioni o il riposo delle persone è punito con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a 309 euro.
Nel caso in cui l’atto sia commesso da chi esercita un mestiere rumoroso o un’attività produttiva, la pena può essere più grave.
Perché ci sia reato, il disturbo deve
essere oggettivamente idoneo a turbare un numero indeterminato di persone e non basta la lamentela di un solo vicino;
essere percepibile in spazi pubblici o aperti al pubblico, o comunque da più unità abitative;
avvenire in modo non occasionale, ma ripetuto o prolungato nel tempo.
Ad esempio, feste notturne reiterate, musica amplificata, cani lasciati abbaiare senza controllo, locali pubblici che non rispettano i limiti acustici.
Se la situazione è grave, il cittadino può:
Sporgere denuncia o querela presso le forze dell’ordine;
segnalare il caso all’ARPA o alla Polizia Locale, per eventuali misurazioni fonometriche;
agire in sede civile, per chiedere un risarcimento del danno o un provvedimento d’urgenza.
Anche al di fuori della rilevanza penale, molti comuni prevedono regolamenti di polizia urbana che sanzionano i rumori molesti con multe. È quindi possibile incorrere in sanzioni amministrative anche se non si configura un vero e proprio reato penale.
Come sempre, se non sei sicuro, rivolgiti al tuo legale di fiducia.