30 anni di carcere per aver ucciso la moglie
Prima uccise la moglie con dodici coltellate e poi ingiuriò la vittima su Facebook. La Corte di Cassazione ha confermato la condanna di trenta anni di reclusione per Cosimo Pagnani oltre al pagamento di una provvisionale di 50 mila euro a favore della figlia e di due fratelli della donna.
Il cacciatore di Postiglione, nel novembre del 2014, colpì la moglie, Maria D’Antonio, con un’arma da taglio. Era domenica sera. I due postiglionesi erano separati e stavano litigando per la gestione della figlia da accudire. Pagnani, infatti, pretendeva di vedere più spesso la figlia. Ne nacque un lungo diverbio fino a quando il cacciatore si avventò sulla moglie e la pugnalò 12 volte. Nell’abitazione dell’agguato, c’era anche la figlia minorenne della coppia.