Zelensky alla Camera: “Il nostro popolo è il nostro Esercito”

“C’è un paese invasore e un paese invaso. C’è un oppressore e un oppresso. C’è una potenza militare sproporzionata, che da quasi un mese sta bombardando case e radendo al suolo città, avendo di fronte un esercito ben più debole, e c’è un popolo che con orgoglio e senso della libertà resiste per non perdere la propria nazione e la propria autodeterminazione.

“Il nostro popolo è diventato il nostro esercito”. Le parole del presidente dell’Ucraina, Zelenski, intervenuto oggi nel Parlamento in seduta comune, hanno toccato corde profonde.

“Ha chiesto di bloccare l’aggressore, fermare Putin. Questa la richiesta, questo l’impegno”. Rigorosa e opportuna anche la risposta del presidente Draghi. “L’Italia non intende girarsi dall’altra parte”. Al di là di tutte le analisi storiche e politiche, lo scoppio della guerra in Ucraina ha consegnato questo quadro: l’atto della guerra da parte della Russia di Putin, dell’invasione di uno Stato sovrano, mette da parte ogni valutazione sul prima e non può che spingerci a stare dalla parte del popolo ucraino, che resiste in nome della libertà”, Federico Conte di Leu. “Una nazione che sta dando una prova di grande coraggio. Al presidente Zelenski e al popolo ucraino, rispetto, vicinanza, sostegno. Nella speranza che l’Ucraina torni presto un paese libero e in pace”, ha detto Federico Conte.