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Università di Salerno, “clima di intimidazione e silenzi”: la denuncia di studenti e ricercatori Provincia e Regione Unisa e Scuola 

Università di Salerno, “clima di intimidazione e silenzi”: la denuncia di studenti e ricercatori

A seguito della diffusione, tramite organi di stampa, del video che ritrae l’ex parlamentare Luigi Iovino mentre aggredisce verbalmente un docente nei corridoi dell’Università degli Studi di Salerno, intendo – in qualità di unico gestore della pagina di denunce anonime TotoElezioni – farmi portavoce delle numerose segnalazioni e testimonianze ricevute da studenti, ex studenti e ricercatori dell’Ateneo. “Attraverso questo comunicato, desidero dare voce al crescente malessere avvertito all’interno della comunità accademica dell’Università degli Studi di Salerno. Le testimonianze raccolte descrivono un contesto in cui la libertà di espressione appare sempre più compromessa, al punto che molti sentono il bisogno di ricorrere a canali anonimi per far emergere le proprie denunce e riflessioni”.

La denuncia

“Siamo un gruppo di studenti, ex studenti e ricercatori dell’Università degli Studi di Salerno. Con questo comunicato intendiamo denunciare pubblicamente, sulla base di fatti e testimonianze raccolte, il clima di crescente tensione, intimidazione e violenza che ormai caratterizza in modo sistemico i corridoi della nostra università.

Numerosi studenti segnalano da mesi episodi di prepotenza, atti intimidatori e violenze fisiche e verbali, del tutto estranei a un ambiente universitario sano e libero. Di fronte al silenzio e all’indifferenza istituzionale, molte voci hanno trovato sfogo su pagine social anonime, oggi tra i pochi spazi in cui raccontare una realtà altrimenti sommersa. L’anonimato non è frutto di leggerezza, ma di una consapevolezza diffusa: esporsi può avere conseguenze sulla vita privata e sul percorso accademico. È questo il segnale più allarmante di un clima che riteniamo ormai profondamente compromesso.

Alcuni soggetti, che si definiscono studenti, sembrano aver smarrito il senso del proprio ruolo all’interno dell’università, trasformandola in uno strumento per interessi personali, politici o elettorali. Una deriva che stravolge la missione culturale dell’ateneo, snaturandolo come luogo aperto, libero e pluralista.

Tra i fatti più gravi, ampiamente noti nella comunità accademica e riportati dalla stampa, segnaliamo:

  • un assalto con atti vandalici contro la sede dell’Associazione Studenti Giurisprudenza (ASG) e nei corridoi adiacenti;
  • l’umiliazione pubblica e l’aggressione verbale a un docente da parte di uno studente, ex parlamentare, per aver richiesto il silenzio durante una lezione;
  • testimonianze anonime riguardo presunte richieste di sostegno elettorale, talvolta accompagnate da promesse di agevolazioni in ambito accademico, attribuite a una dichiarata vicinanza a determinati docenti, indicati come figure influenti, seppur in modo informale, all’interno di alcune associazioni studentesche.
  • minacce verbali sfociate in alcuni casi in aggressioni fisiche.

Dopo la diffusione del video relativo all’aggressione al docente, un giornalista ha ricevuto minacce da profili falsi e telefonate anonime. Un episodio che conferma ulteriormente la gravità del contesto.

Emblematico anche quanto accaduto durante le elezioni universitarie del 14 e 15 maggio 2025: la presenza massiccia delle forze dell’ordine a presidio dei seggi e dei corridoi ha evidenziato un contesto percepito come critico. Riteniamo allarmante che si renda necessario un tale dispiegamento per garantire il regolare svolgimento di un momento democratico come le elezioni studentesche.

I video che continuano a emergere, girati da studenti che si sentono costretti a tenere i telefoni pronti a documentare quanto accade, confermano che non si tratta di episodi isolati. Le dinamiche denunciate si ripetono nel tempo, alimentate da un’assenza di interventi efficaci da parte di chi ha il dovere di garantire un ambiente sicuro e rispettoso.

Questo comunicato nasce in piena autonomia, senza legami con liste, associazioni o gruppi politici. L’urgenza del nostro appello è ancora più forte oggi, a poche settimane dall’elezione del nuovo Rettore dell’Università degli Studi di Salerno. Indipendentemente da posizioni o appartenenze, riteniamo che una delle priorità della nuova governance debba essere fare piena luce su quanto sta accadendo e ristabilire un clima di serenità, dialogo e confronto – elementi essenziali di una vera università. È in gioco non solo la tutela di studenti e lavoratori dell’ateneo, ma anche l’immagine dell’Università degli Studi di Salerno, oggi gravemente compromessa e strumentalizzata da chi mostra di non rispettare né sé stesso, né gli altri, né le istituzioni.

Rivolgiamo un pensiero anche alle famiglie e ai futuri studenti che si troveranno a scegliere dove iniziare il proprio percorso formativo. È lecito chiedersi con quanta serenità un genitore possa affidare il futuro dei propri figli a un ambiente in cui il rispetto delle regole e delle persone viene quotidianamente violato, senza conseguenze per chi si rende protagonista di atti violenti o intimidatori. Tutto ciò in aperta violazione del Codice Etico approvato dall’Ateneo.

Per queste ragioni chiediamo con fermezza l’apertura immediata di un’indagine indipendente, documentata e trasparente, e una chiara assunzione di responsabilità da parte degli organi accademici. Non è più il tempo di ignorare o banalizzare il problema. L’università deve tornare a essere un luogo di crescita, sicurezza e libertà. Questo sarà possibile solo se si avrà il coraggio di affrontare la realtà e agire con determinazione per cambiarla”.

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