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TRUFFA AGLI ANZIANI: UNO DEI REATI PIÙ ABIETTI! L'Avvocato risponde 

TRUFFA AGLI ANZIANI: UNO DEI REATI PIÙ ABIETTI!

Commentiamo con l’avvocato Simone Labonia, la lodevole iniziativa delle istituzioni, tesa a sensibilizzare la comunità su questa triste problematica: come sempre approfondendone gli aspetti puramente legali.

Le truffe agli anziani rappresentano un fenomeno preoccupante ed in crescita, che sfrutta la solitudine e la fiducia delle persone più vulnerabili. Questi crimini possono avere un impatto devastante non solo dal punto di vista economico, ma anche e soprattutto psicologico, compromettendo la sicurezza e la fiducia delle vittime nelle relazioni sociali.

Come evidenziato dai comunicati pubblici, si manifestano in diverse forme, tra cui le truffe telefoniche, quelle porta a porta, con pretesti come la vendita di prodotti o servizi inesistenti, o le
truffe informatiche, riferite a false vendite, mirate ad accedere a notizie protette.

Il Codice Penale italiano affronta il reato all’articolo 640, che punisce chiunque, con artifizi o raggiri, inducendo qualcuno in errore, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno. La pena prevista è la reclusione da sei mesi a tre anni e una multa da 51 a 1.032 euro. Tuttavia, se la truffa è commessa a danno di persone particolarmente vulnerabili, come gli anziani, le pene possono essere aumentate.

Inoltre, l’articolo 643 del Codice Penale prevede il reato di “circonvenzione di persone incapaci“, punendo chi abusa dello stato di infermità o deficienza psichica di una persona, ottenendo così un vantaggio illecito. La pena è la reclusione da due a sei anni e una multa da 206 a 2.065 euro.

La Corte di Cassazione ha emesso diverse sentenze rilevanti in materia, stabilendo che la condizione di debolezza psichica dell’anziano può essere considerata un’aggravante specifica, riconoscendo la particolare gravità del danno subito dalle vittime. Inoltre, in alcune sentenze, è stato riconosciuto che anche il semplice tentativo di truffa, seppur non riuscito, può essere punito severamente.

A livello comunitario, l’Unione Europea ha adottato diverse misure per proteggere i consumatori, inclusi gli anziani, dalle frodi. La Direttiva 2011/83/UE sui diritti dei consumatori mira a rafforzare la protezione contro le pratiche commerciali sleali. Inoltre, la Direttiva 2005/29/CE sulle pratiche commerciali sleali tra imprese e consumatori nel mercato interno stabilisce norme per garantire che i consumatori non siano ingannati da pratiche fraudolente.

Le istituzioni e le organizzazioni non profit svolgono un ruolo cruciale nella prevenzione di queste fattispecie, attraverso campagne di sensibilizzazione e programmi educativi, come quello di recente promosso dalla nostra amministrazione comunale.
La collaborazione tra forze dell’ordine, enti locali e comunità è essenziale per creare una rete di supporto che possa proteggere gli anziani da queste insidie.

Indispensabile, quindi, una solida base normativa, una giurisprudenza efficace ed una forte componente preventiva, per garantire la protezione dovuta ad una delle fasce più vulnerabili della popolazione.







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