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Tanagro, il Codacons denuncia: “Ponte chiuso da mesi e trivella mai arrivata. Si apra un’inchiesta” Provincia Provincia e Regione 

Tanagro, il Codacons denuncia: “Ponte chiuso da mesi e trivella mai arrivata. Si apra un’inchiesta”

A quasi quattro anni dalla chiusura del Ponte Tanagro in località Caiazzano di Padula Scalo (SA), nessuna data certa è stata comunicata per la fine dei lavori, né si intravede il completamento di un’opera infrastrutturale essenziale per le comunità del Vallo di Diano.

 

Dal 29 ottobre 2021, il ponte, lungo appena 46 metri, resta inspiegabilmente interdetto al traffico. Un’opera già finanziata con fondi pubblici e con un appalto che prevedeva la conclusione entro 175 giorni come dichiarato il 25 luglio 2023 dall’allora presidente della Provincia di Salerno, Avv. Franco Alfieri, è ora divenuta simbolo dell’inefficienza amministrativa e dell’abbandono istituzionale.

«La trivella che ancora non arriva è solo l’ultima beffa di un cantiere abbandonato e fuori controllo – denuncia l’Avv. Bartolomeo Lanzara, presidente del Codacons Cilento – mentre le attività commerciali e produttive rischiano la chiusura, le comunità locali sono isolate, e la politica tace ».

Il Codacons Cilento sottolinea:

– l’assenza del cartellone di cantiere, obbligatorio ai sensi del D.Lgs. 81/2008 e del Codice degli Appalti;

– la mancata vigilanza degli enti di controllo sui tempi, la sicurezza e lo stato del cantiere;

– l’inerzia degli amministratori pubblici a tutti i livelli, che continuano a rilasciare solo “parole e promesse”.

« Le bandiere di partito – aggiunge l’avv. Bartolomeo Lanzara – vengono dopo l’interesse delle comunità. E le comunità di Padula, Sassano e dell’intero Vallo di Diano sono state dimenticate, come il ponte. Un disastro gestionale e umano ».

Il Codacons Cilento chiede formalmente alla Provincia di Salerno:

– la trasparenza sui tempi e lo stato dei lavori ;

– la pubblicazione integrale del cronoprogramma aggiornato;

– l’attivazione immediata di controlli sulla sicurezza del cantiere ;

In assenza di risposte concrete e immediate, il Codacons Cilento annuncia l’intenzione di investire della questione la Procura della Repubblica e la Corte dei Conti, affinché siano accertate eventuali responsabilità civili, penali e contabili.

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