Stretta anti evasione, dal 1 gennaio 2026 cassa telematica e pos dovranno essere collegati tramite piattaforma online dell’Agenzia delle Entrate
Dal 1° gennaio 2026 cassa telematica e Pos dovranno essere collegati tramite piattaforma online dell’Agenzia delle Entrate. Ecco come funzionerà la nuova misura anti-evasione. Gli esercenti dovranno associare i propri sistemi di pagamento elettronico ai registratori telematici tramite un servizio online dedicato, accessibile dall’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate. Il collegamento non sarà fisico: l’operazione andrà effettuata una sola volta, e ripetuta solo in caso di variazioni, ad esempio attivazione o disattivazione di un Pos. L’accesso sarà possibile tramite Spid, Cie, Cns o credenziali dell’Agenzia, anche attraverso un delegato. L’esercente dovrà associare la matricola del proprio registratore telematico ai dati degli strumenti di pagamento elettronico già comunicati dagli operatori finanziari all’Agenzia. Il sistema mostrerà automaticamente l’elenco dei terminali registrati per facilitare l’operazione. Le informazioni sui pagamenti elettronici saranno memorizzate e trasmesse ogni giorno in modalità telematica, insieme ai corrispettivi giornalieri, secondo le procedure già in uso. Nel documento commerciale saranno indicati metodo di pagamento e relativo importo. Per chi utilizza la procedura web invece del registratore telematico, il collegamento potrà essere effettuato direttamente nella piattaforma “Fatture e Corrispettivi”. Le nuove funzioni saranno attive dai primi giorni di marzo, con data ufficiale che sarà comunicata sul sito dell’Agenzia. Per i pagamenti effettuati dal 1° al 31 gennaio 2026 è prevista una fase di avvio con 45 giorni di tempo per la registrazione. Successivamente, la prima associazione o le modifiche dovranno essere completate tra il sesto giorno del secondo mese dall’attivazione del Pos e l’ultimo giorno lavorativo dello stesso mese. Ad esempio: se il Pos viene attivato il 1° febbraio, il collegamento dovrà essere registrato dal 6 al 30 aprile. Le associazioni di categoria apprezzano l’assenza di costi tecnici aggiuntivi grazie alla soluzione digitale, ma segnalano timori legati all’aumento degli adempimenti. “La procedura deve essere semplice e sostenibile”, hanno commentato.





