Spari per il posto auto a Nocera, condanne miti per due imputati
Spari per il posto auto due condanne. La pubblica accusa aveva richiesto una pena esemplare di 12 anni e otto mesi, imputandogli, tra le altre cose, il tentato omicidio. Il giudice è stato assai più tenero: ha riqualificato l’ipotesi di reato, derubricata a lesioni e minacce aggravate, e ha condannato a due anni e mezzo di reclusione Luigi Imperato, il 31enne nocerino protagonista della scioccante lite di vicinato del 25 aprile scorso, l’arcinota contesa per l’utilizzo d’uno slargo ai piedi d’un box di Capocasale, sfociata nella violenta aggressione a colpi di mazzola di carpentiere (del peso di ben cinque chili) e nella gragnuola di colpi di pistola 38 esplosi contro il garage . All’esito della pronuncia della sentenza, per mezzo della quale al padre del giovane, Aniello Imperato, classe ‘62, ritenuto suo complice, è stata inflitta una pena (sospesa) d’un anno, il 31enne è stato scarcerato: ha lasciato la casa circondariale di Fuorni di Salerno per scontare i domiciliari a Castel San Giorgio, proprio nell’abitazione della fidanzata nella quale fu rinvenuto pochi giorni dopo i fatti.