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Sinistra e Libertà Eboli: “Sicurezza a orologeria e propaganda sulla pelle della gente” Provincia Provincia e Regione zonarcs 

Sinistra e Libertà Eboli: “Sicurezza a orologeria e propaganda sulla pelle della gente”

“A tre giorni dall’apertura delle scuole, improvvisamente ci si ricorda della sicurezza stradale. Un copione già visto: “blitz”, sequestri di biciclette e monopattini — spesso appartenenti a persone immigrate che li usano per andare a lavorare — mentre da mesi la città è lasciata senza controlli, in balìa del caos. È paradossale: prima si organizzano corsi di educazione stradale con il Comandante della Polizia Locale e poi, quasi al contempo, lo stesso Comandante procede a sequestrare i mezzi proprio a chi ha frequentato quei corsi. Non è politica, ma una farsa. E ancora più paradossale è che un consigliere dello stesso gruppo dell’assessore alla sicurezza critichi in maniera ipocrita le operazioni: dentro la maggioranza si recitano parti diverse della stessa commedia, mentre per strada ognuno continua a fare ciò che vuole”, lo scrive Sinistra e Libertà Eboli. “E mentre si colpiscono i più deboli, in città ogni sera si sfreccia sul viale principale come fosse una pista da corsa, si sparano fuochi d’artificio a tutte le ore, si occupano spazi pubblici senza regole e chi agisce nell’illegalità resta impunito. A queste illegalità nessuno mette mano. Questa non è sicurezza: è propaganda, ipocrisia e doppia morale.
Duri coi deboli, silenti coi forti”.

 

Noi di Sinistra Italiana chiediamo serietà e coerenza:

  • un piano vero di mobilità sostenibile con piste ciclabili sicure, non “blitz” mediatici;
  • controlli costanti contro chi mette davvero a rischio la vita dei cittadini e delle cittadine;
  • rispetto per lavoratori e lavoratrici, italiani e stranieri, che usano biciclette e monopattini per guadagnarsi da vivere;
  • responsabilità politica: chi governa deve smetterla con le sceneggiate e assumersi fino in fondo il proprio ruolo.

 

Eboli merita una città giusta, sicura e vivibile, non teatrini pre-elettorali sulla pelle dei più fragili.

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