Sicurezza nei Porti, Filt Cgil: “Servono partecipazione e innovazione condivisa”
L’attenzione istituzionale e tecnica sul tema della sicurezza nei porti, come quella che sarà al centro della Giornata Nazionale dell’Ingegneria della Sicurezza in programma a Salerno oggi, è sicuramente un segnale positivo. È giusto e necessario discutere della sicurezza in un comparto strategico e ad alto tasso di rischio come quello portuale.
Tuttavia, colpisce l’assenza di un confronto diretto con le rappresentanze sindacali dei lavoratori, soggetti che ogni giorno affrontano le problematiche reali dei porti e che dovrebbero essere parte attiva in qualsiasi percorso volto a migliorare la prevenzione e la protezione nei luoghi di lavoro. La sicurezza si costruisce con la partecipazione, non solo con il contributo di esperti e istituzioni.
Come Filt CGIL, peraltro, siamo già attivamente impegnati a livello nazionale su questi temi. Stiamo esplorando l’utilizzo dell’intelligenza artificiale (AI) per il monitoraggio delle condizioni operative nei porti, con l’obiettivo di sviluppare strumenti concreti per prevenire gli incidenti, supportare la formazione continua e rafforzare il sistema di controllo in chiave tecnologica.
In questo contesto, riconosciamo l’importanza di fare riferimento a buone pratiche sull’uso dell’intelligenza artificiale per la sicurezza, come il modello Saipem, che dimostra come l’innovazione tecnologica possa essere applicata efficacemente per la tutela dei lavoratori. Il nostro impegno è volto a garantire che l’adozione di queste tecnologie non perda mai di vista il coinvolgimento umano e sindacale nei processi decisionali.
Ci auguriamo che iniziative come quella promossa a Salerno possano diventare occasioni di confronto realmente aperte, capaci di includere tutte le voci coinvolte: tecnici, istituzioni, operatori, ma soprattutto lavoratrici e lavoratori. Perché solo una sicurezza condivisa e partecipata è davvero efficace e duratura.