Scafati, trova due titoli del 1960 da 4mila lire tra la biancheria della madre: recupera 77mila euro
Tra la biancheria della madre trova due titoli del 1960 da 4mila lire dell’epoca e che ora valgono 77mila euro grazie a Giustitalia cui la donna si era rivolta. E’ la storia della signora Anna Oliva, classe 1961, di Scafati che si è rivolta all’Associazione per essere assistita nella problematica giuridica. Infatti la stessa recentemente, tra la biancheria della madre due buoni postali da lire mille ciascuno ed un libretto postale con un saldo di duemila lire per un totale di 4000 lire degli anni ’60. I predetti Titoli sono stati stimati da un nostro consulente che ha valutato un rimborso, con il favore degli interessi legali, della rivalutazione e della capitalizzazione, dalla data di emissione a quella del ritrovamento, di una cifra pari a 77mila euro. La donna ha conferito mandato ai legali dell’Associazione Giustitalia che si occupa, tra le altre cose, su scala nazionale ed internazionale del rimborso dei buoni postali e dei titoli di Stato, di agire al fine del recupero della somma presso Poste italiane ed il Ministero dell’ Economia e delle Finanze obbligati in solido ad “onorare” tutti i debiti esistenti anche prima dell’avvento della Repubblica Italiana. I due Enti, infatti, rispondono in solido non solo dei Titoli di Stato emessi durante la vigenza della Repubblica Italiana, ma anche durante la vigenza del Regno d’Italia. Per quanto concerne la presunta prescrizione del diritto al rimborso eccepita da Poste italiane statuisce che “la prescrizione comincia a decorrere dal giorno in cui il diritto può essere fatto valere”. Quindi, nel caso di specie, il giorno di decorrenza della prescrizione che è decennale comincia a decorrere dalla data del ritrovamento del Titolo stesso (e diversamente non potrebbe essere visto che l’interessata prima di tale data ignorava l’esistenza del suo credito). Solo per offrire qualche dato statistico : In Italia ci sono circa 10 milioni di Titoli di Credito “Antichi” (tra buoni postali, libretti bancari, Bot, ecc. non riscossi ed ancora riscuotibili) e, purtroppo, c’è molta disinformazione anche da parte degli Enti preposti al pagamento.