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Sarno, i poliziotti del locale commissariato salvano un 32enne affetto da patologie Provincia Provincia e Regione 

Sarno, i poliziotti del locale commissariato salvano un 32enne affetto da patologie

Un 32enne malato salvato dagli agenti del commissariato di Polizia di Sarno. Durante il controllo del territorio della notte del 14 maggio scorso, gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza sarnese notavano una persona in evidente stato confusionale e agitazione psicomotoria. Prontamente si avvicinavano cercando di tranquillizzarlo nonostante le difficoltà dovute al suo stato non collaborativo. I poliziotti notavano quasi subito che l’uomo continuava a tremare quasi ad avere un crollo fisico dovuto a scompensi ignoti agli operatori.
Vista la situazione, prontamente veniva allertato personale sanitario del 118. E nel frattempo gli agenti
con estrema calma si siedevano accanto al 32enne cercando di calmarlo e anche se a fatica riuscivano a farsi riferire le sue generalità ed anche un recapito telefonico del genitore.
Contattato il numero, rispondeva una persona che con voce allarmata, riferiva ai poliziotti che il giorno 12 il giovane C.D. di 32 anni, si era allontanato da casa (un piccolo paese del casertano) eludendo il controllo dei propri genitori. Controllo dovuto in quanto il giovane soffre di una malattia rara denominata “ISTIOCITOSI Che incide sul sistema immunitario. Chi soffre di questa malattia può andare incontro a problemi ossei, danni a polmoni, problemi neurologici causando ansia e depressione, i quali, avrebbero sicuramente messo a repentaglio la sua vita se avesse continuato a vagare per altri giorni senza le giuste cure e un adeguata alimentazione.
Il padre riferiva di aver denunciato l’accaduto sempre il giorno 12 presso le forze di polizia della sua città, veniva invitato a recarsi presso questo Commissariato di Polizia e nel tempo che intercorreva per il suo arrivo, il personale del 118 visitava il C.D. sul posto e successivamente lo trasportava presso il locale pronto soccorso del nosocomio “Villa Malta”, per ulteriori accertamenti, finiti i quali veniva affidato ai genitori.

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