You are here
Sanità, De Luca al ministro Schillaci: “Superare il piano di rientro, penalizza i cittadini” Attualità Primo piano 

Sanità, De Luca al ministro Schillaci: “Superare il piano di rientro, penalizza i cittadini”

Appello   senza giri di parole al ministro della Salute Orazio Schillaci: “Ci sono tutte le condizioni per superare il piano di rientro, che introduce rigidità insostenibili e che ricadono sui servizi da garantire ai cittadini”. A lanciarlo è il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, intervenuto nel corso della giornata di apertura degli Stati Generali della Prevenzione, alla presenza dello stesso ministro.

De Luca ha rivendicato i risultati ottenuti sul fronte della sanità regionale, sottolineando la serietà della gestione finanziaria: “Abbiamo dato prova di rigore spartano nel bilancio, ereditando 7 miliardi di euro di debiti che continueremo a pagare fino al 2041. È un crimine verso le giovani generazioni”.

Il governatore ha ricordato come nel 2015 la Campania fosse fanalino di coda per i livelli essenziali di assistenza (LEA), riuscendo però a superare quelle criticità e uscire dal commissariamento. “Resta però una grave ingiustizia – ha aggiunto – la violazione, per oltre un decennio, della legge sul riparto del Fondo sanitario nazionale. Dei tre criteri previsti, ne è stato applicato solo uno: l’età anagrafica. Il risultato? Una penalizzazione strutturale per la Campania, con un danno annuo di circa 200 milioni rispetto alla media nazionale”.

A pesare, secondo De Luca, sono le disparità evidenti: “Abbiamo oggi 10.000 medici in meno rispetto alla media italiana e la più bassa dotazione di posti letto del Paese. In Campania ci sono 10,9 medici ogni 1.000 abitanti, contro i 18,2 dell’Emilia-Romagna”.

Nonostante queste condizioni, il presidente ha rivendicato risultati significativi: “Durante la pandemia siamo stati la regione con la più bassa percentuale di decessi. Nessun morto per strada, nessuna tragedia nelle Rsa. Abbiamo preso decisioni difficili ma necessarie, a differenza di chi cavalcava l’onda dei no vax”.

Infine, De Luca ha elencato alcuni primati raggiunti: “Siamo primi in Italia per diffusione del fascicolo sanitario elettronico, abbiamo i tempi di pagamento più rapidi del Paese e, sulle liste d’attesa, abbiamo raggiunto una copertura del 92% delle prestazioni urgenti e brevi entro 10 giorni. Un traguardo che fino a poco tempo fa sembrava irraggiungibile”.

Il messaggio al governo è chiaro: ora è il momento di riconoscere gli sforzi compiuti e di mettere fine a penalizzazioni storiche che incidono direttamente sulla qualità dell’assistenza sanitaria.

scritto da 







Related posts