Salerno, “Ritorno ai mercanti-Uno sguardo sull’Arte”: in mostra l’inedito abito contro il femminicidio
Ultimi appuntamenti, presso l’Arco Catalano di via Mercanti, nel centro storico di Salerno, la terza edizione di “Ritorno ai Mercanti – Uno sguardo sull’arte”, la manifestazione ideata e organizzata dalla Claai di Salerno, presieduta da Matteo Caputo, cofinanziata dalla Camera di Commercio di Salerno, dalla Regione Campania e dalla Scabec, in collaborazione con l’Azienda ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona, la Provincia di Salerno, il Comune di Salerno, l’Istituto Professionale F. Trani – Convitto Nazionale Tasso e il Liceo Artistico Sabatini-Menna di Salerno.
Presso l’Arco Catalano, in via Mercanti a Salerno, quarto fine settimana di eventi a ingresso libero.
Sabato 29 Novembre 2025, ore 19:00: Presentazione del libro “Non si uccide il passato” – Il male sporca Napoli di Letizia Vicidomini, in dialogo con Brunella Caputo. In una assolata Napoli, l’ex commissario Andrea Martino, in pensione da poco, è alle prese con i primi acciacchi dell’età e con un intervento a un occhio. Tra una visita e l’altra, non riesce a vederci chiaro nemmeno sullo strano omicidio del marito di un’infermiera che lo segue: tutti sembrano avere buoni motivi per aver eliminato l’uomo, violento e colluso con la camorra, ma nessuno pare essere l’effettivo colpevole. Parallelamente, un’oscura vicenda del passato torna a bussare alla porta di Andrea, chiedendogli di fare i conti con l’irrisolto assassinio del nonno, anche lui commissario nel dopoguerra. In entrambi i casi, Martino si troverà di fronte all’abisso del dolore, che sembra non risparmiare nessuno. A seguire, alle ore 20:30, esibizione di Giusi Di Giuseppe Sax Set con Dj. La celebre sassofonista rielabora e reinterpreta le più belle melodie della tradizione pop proponendo in versione strumentale brani di grandi cantanti del Novecento, quali Stevie Wonder, M. Jackson, G. Benson, B. Bacharach, oltre a diversi cantautori italiani, il tutto in una formazione affiancata dal Dj. Domenica 30 Novembre 2025, alle ore 19:00, l’Associazione Campania Danza presenterà “Segmenti”, coreografie di Antonella Iannone, Simone Liguori, Olimpia Milione. Testo e voce di Eirene Campagna. Segmenti è la trasposizione coreografica del concetto antropologico di liminalità: quell’istante sospeso tra la notte e l’alba, quando il cielo non è più buio, ma il giorno non è ancora cominciato. È la stessa sensazione che accompagna il passaggio dall’infanzia all’età adulta, dalla maturità alla vecchiaia, dalla vita alla morte. Momenti in bilico tra la concretezza del reale e l’intangibilità dell’immaginazione, raccontati grazie alla presenza di oggetti che ricordano veri e propri segmenti, che segnano la strada, l’alternanza tra il prima e dopo, mentre ci immergiamo in un luogo-soglia, lungo una frontiera sottile, uno spazio di transizione dove tutto può accadere. Qui, le categorie si sfaldano, si ridefiniscono, si mettono in pausa, come se qualcuno stesse rimescolando le carte della realtà. È uno sguardo corale a dar forma a questa fascinazione, grazie al lavoro di tre coreografi che costruiscono una composizione fatta di contrasti e dialoghi: movimenti rapidi e lenti si intrecciano, i corpi si allontanano e si ricompongono in un continuo fluire. Ogni segmento è un frammento di racconto, una porzione di liminalità. Una frontiera che da periferica diventa centrale: fucina viva di nuove conoscenze, ipotesi e narrazioni. È qui che si gioca la partita della liminalità, non come stato isolato, ma come parte di un’esperienza intrecciata, un racconto coreografico che coinvolge chi guarda e chi danza.
Ultimi due giorni anche per visitare le due mostre a cura degli studenti delle scuole con indirizzi dedicati all’artigianato artistico.
In particolare, l’Istituto Professionale F. Trani – Convitto Nazionale Tasso nell’ambito del percorso espositivo dal titolo “Sculture di stoffa”, presenterà un inedito assoluto, l’abito “Parole cucite”. Nel silenzio di un’aula trasformata in laboratorio, un abito ha preso vita. Non nasce da una semplice stoffa… ma da parole. Parole scelte, sussurrate, custodite. Parole cucite una ad una dalle mani delle alunne. Ogni punto è un gesto preciso.
Ogni filo, una connessione invisibile tra pensieri e tessuto. È qui che emozioni private diventano materia pubblica, e il vestito si trasforma in un diario aperto, pronto a essere letto con gli occhi, con il cuore. Non è moda, è narrazione, è identità, è il coraggio di dare forma a ciò che spesso resta taciuto. Quando l’abito si muove, le parole vibrano. Raccontano storie di crescita, di scoperta, di creatività che rompe i confini e diventa arte. Questo è l’abito delle voci, un’opera che non si limita a essere indossata ma chiede di essere ascoltata. Un abito dedicato alle donne vittima di femminicidio, in occasione della settimana in cui ricorre la giornata contro la violenza sulle donne. L’abito inedito sarà esposto sabato 29 e domenica 30 novembre, presso l’Arco Catalano per Ritorno ai Mercanti.
Il Liceo Artistico Sabatini Menna, invece, ha lavorato su un progetto dal titolo “Salerno oltre l’immagine”. Partendo dal centro storico come luogo identitario della città, assieme a chi osserva per professione, il fotografo Corradino Pellecchia, gli allievi si sono fatti raccontare, prima a parole e poi con le immagini, la “sua” Salerno. I ragazzi hanno poi incontrato, e molti di loro per la prima volta, l’incisione. Una tecnica antica, da cesellatore, che si coniuga perfettamente con l’idea progettuale del fermarsi, guardare, osservare e riflettere sul passato e sul futuro, attraverso la scoperta delle proprie radici. Nell’ambito della mostra, inoltre, gli studenti presentano il Busto, realizzato in ceramica, di Trotula de Ruggiero figura di spicco tra le “Mulieres Salernitanae”, prima ginecologa d’Europa e pioniera della medicina di genere.





