Salerno, “Memoria in Movimento”: totale e incondizionata solidarietà alla Cgil
“Poco più di un anno fa (17 febbraio del 2024) per un simile atto compiuto dagli stessi soggetti, sempre a danno della Cgil di Salerno, scrivemmo “O fascisti o “rossobruni” anche cambiando l’ordine dei fattori il prodotto non cambia. Questa potrebbe essere la sintesi dell’ulteriore atto intimidatorio ai danni della Cgil salernitana, la casa dei lavoratori. Di tutti i lavoratori.” Oggi è stata la volta di una sede dello Spi Cgil inaugurata di recente e dedicato a Matteo Pappalardo. Un operaio, un quadro sindacale e militante comunista che ha sempre incarnato i valori della solidarietà e del protagonismo sociale e dell’antifascismo. Anche
quest’anno ha la sua “tempistica” molto simile a quella dell’anno scorso. Allora eravamo all’indomani della strage di operai dell’Esselunga di Firenze. In quella occasione scrivemmo: “Veri e propri assassini sul lavoro causati e provocati anche grazie alla liberalizzazione dei sub appalti a cascata emanati lo scorso mese di marzo dal governo Meloni.” Guarda caso oggi siamo alla vigilia di una tornata referendaria (8 e 9 giugno prossimo) e uno dei quesiti in cui si chiede l’abrogazione riguarda appunto la liberalizzazione dei sub appalti. Tra l’altro una scadenza referendaria importante che non ha avuto nemmeno una notizia negli organi di informazione e soprattutto dalla Rai» evidente la censura. Questi cosiddetti No Vax sono fascisti e come sempre i fascisti oltre a difendere gli interessi “dei forti” agiscono al buio, non hanno il coraggio di “metterci la faccia”. I vigliacchi agiscono nascosti nel buio, vengono dalle fogne e si rintanano nelle fogne per non essere visti. Ogni attacco alla Cgil è un attacco alla democrazia e alla Costituzione. Ogni azione contro la Cgil e al movimento dei lavoratori è un attacco a chi faticosamente cerca di contrastare le politiche repressive e di
eliminazione di qualsiasi diritto nei luoghi di lavoro. Memoria in Movimento è e sarà sempre dalla parte del mondo del lavoro, dalla parte della democrazia, della pace e della libertà. Oggi però i democratici, gli antifascisti e le forze di sinistra devono ritornare a praticare la “vigilanza democratica”. Ogni azione intimidatoria e repressiva deve essere contrastata con forza e profonda determinazione”, conclude la nota dell’Associazione Memoria in Movimento.