Salerno, mare inquinato: spazzamare a contrasto degli illeciti
Chiazze verdognole e aloni oleosi riaffiorano nel golfo di Salerno. Secondo l’assessore all’Ambiente Massimiliano Natella il colpevole è il boom di natanti da diporto nei weekend, non gli scarichi fognari. «Le analisi dopo ogni intervento lo confermano: solo con piogge torrenziali il “troppo pieno” fognario finisce in mare», dice Natella a Il Mattino. Per blindare definitivamente il collettore principale è pronto un cantiere da 11 milioni di euro.
Intanto il Comune riattiva il servizio “Spazzamare”, gestito da Salerno Pulita.
L’imbarcazione pattuglierà sei giorni su sette: lunedì-mercoledì-giovedì 10-15, venerdì-sabato-domenica 10-18; martedì di riposo.
Il natante aspira plastica e idrocarburi, restituendo acqua filtrata in superficie.
«Senza regole più severe sul traffico nautico non basta», avverte Natella.
Palazzo di Città ha aperto un tavolo con Capitaneria di Porto e Arpac.
I tecnici regionali proseguiranno prelievi e analisi a campione per certificare la balneabilità.
Torrione, Pastena e l’estremo litorale orientale restano le zone più segnalate dai bagnanti.
Il Comune invita i cittadini a denunciare in tempo reale chiazze o liquami tramite i canali ufficiali.
Obiettivo: una cittadinanza attiva che affianchi il lavoro dello Spazzamare.
La sfida è conciliare crescita turistica e tutela dell’ecosistema marino.
Con l’estate appena iniziata, il futuro del mare salernitano si decide già adesso.