Salerno 11 anni fa perdeva il suo sindaco gentiluomo Vincenzo Giordano
Sono passati 11 anni dalla morte di Vincenzo Giordano (scomparso quando aveva 80 anni) , già primo cittadino socialista di Salerno dal 1987 al 1993 (conosciuto come “sindaco galantuomo”) quando fu coinvolto in un’inchiesta giudiziaria sugli appalti del Comune di salerno, dalla quale ne uscì assolto alcuni anni dopo. Giordano nel 1987 formò la prima giunta laica-socialista (Psi-Pci-Psdi-Verdi) dando il via all’opera di riqualificazione del centro antico della città che è proseguita negli anni successivi. A lui si devono, in particolare, i progetti del “Corso da re”, la copertura del trincerone ferroviario, la ristrutturazione dell’ex seminario, la riqualificazione e progettazione di molte aree e parchi urbani. La stagione di Tangentopoli, però, non lo lasciò indenne: fu accusato di abuso, falso e turbativa d’asta e rinchiuso in carcere assieme al suo assessore ai lavori pubblici e vicesindaco, Fulvio Bonavitacola (attuale vice presidente della Regione) , e il consigliere comunale dc, Aniello Salzano. Restò in cella sessanta giorni. Successivamente fu assolto da tutte le accuse con formula piena insieme agli altri due amministratori coinvolti. L’ex sindaco è deceduto, a seguito di una malattia, il 13 aprile del 2009 lasciando un vuoto incolmabile in quanti (familiari, amici, conoscenti, semplici cittadini) hanno avuto modo di conoscerlo e apprezzarlo nel corso della sua attività politica e amministrativa. Tanti i messaggi di ricordo ancora oggi pubblicati su Facebook e sui social in genere.