Rifiuti atti d’ufficio, prosciolto dipendente
Non a luogo a procedere per l’accusa di rifiuto di atti d’ufficio, questa la sentenza emessa dal Gup del Tribunale di Nocera Inferiore nei riguardi di un dipendente – all’epoca dei fatti riporta Salernotoday – dello stesso comune. La procura ne aveva chiesto il processo, in quanto da Responsabile Unico del Procedimento, non avrebbe adempiuto ad una richiesta di accesso agli atti presentata da un privato, con acquisizione presso il protocollo del Comune di Pagani, alla quale seguì poi un sollecito. Un sollecito relativo ad un’unità immobiliare. secondo la pronuncia del Gup, quella richiesta di accesso agli atti non risultava “assegnata” all’attuale imputato – difeso dall’avvocato Stanislao Sessa – che era stato nominato R.U.P. solo successivamente. Inoltre, non era “qualificabile come diffida ad adempiere, non contenendo alcun elemento che deponga in tal senso”. Inoltre, non aveva “ad oggetto la richiesta di accesso agli atti. La diffida – spiega la sentenza – riguarda la richiesta di adozione urgente dei provvedimenti sanzionatori e ripristinatori relativi alla tutela della proprietà. Non è formulata nè ricavabile alcuna diffida con riferimento alla richiesta di accesso agli altti, solo menzionata nella prima parte del documento, senza reiterare alcuna richiesta di accesso”. Da qui l’insussistenza dell’accusa. I fatti risalivano al 2021.