You are here
Rapina finita nel sangue, imprenditore di Centola confessa di aver sparato e ucciso il 26enne albanese Provincia Provincia e Regione 

Rapina finita nel sangue, imprenditore di Centola confessa di aver sparato e ucciso il 26enne albanese

Ritrovato il corpo senza vita del 26enne albanese coinvolto nella sparatoria avvenuta domenica sera a Foria di Centola, durante un tentato furto in un’abitazione. Il cadavere era stato sepolto nei pressi del campo sportivo della frazione San Severino. A indicare il luogo è stato il 60enne proprietario della casa presa di mira dai tre ladri, che ha ammesso le proprie responsabilità durante un lungo interrogatorio in Procura a Vallo della Lucania, dove si è presentato in lacrime accompagnato dal suo avvocato. Secondo la ricostruzione fornita dallo stesso uomo, dopo aver sparato al 26enne, lo avrebbe trasportato e seppellito in un terreno appartenente al fratello. Il giovane albanese, padre di un bambino, si sarebbe dovuto sposare nei prossimi giorni. Durante il colpo, i malviventi sarebbero riusciti a rubare anche una pistola dall’abitazione, poi forse usata nel conflitto a fuoco. Uno dei complici, colpito al torace, è ora ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Cardarelli di Napoli. Il terzo complice risulta ancora irreperibile. L’uomo ha riferito agli inquirenti di aver agito per legittima difesa, ma sarà ora la magistratura a valutare l’esatta dinamica e la posizione giuridica del 60enne. L’inchiesta prosegue.

scritto da 







Related posts