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Presunte vessazioni nei confronti di studentesse del corso di laurea in Ostetricia a Salerno, il manager Verdoliva del Ruggi: caso già denunciato Attualità zonarcs 

Presunte vessazioni nei confronti di studentesse del corso di laurea in Ostetricia a Salerno, il manager Verdoliva del Ruggi: caso già denunciato

“Non appena sono venuto a conoscenza, tramite una nota formale pervenuta alla Direzione Generale nei giorni scorsi – unica destinataria della missiva – di presunti comportamenti di vessazione nei confronti di studenti del corso di laurea in Ostetricia , ho immediatamente provveduto a segnalare i fatti all’Autorità Giudiziaria, riconoscendone la potenziale gravità e ritenendo doveroso che ogni eventuale accertamento sia svolto nelle sedi competenti”. Lo dice Ciro Verdoliva, direttore generale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Ruggi d’Aragona, in merito alle notizie relative a comportamenti vessatori, minacce, favoritismi e atteggiamenti persecutori nei confronti di numerose studentesse del corso di laurea in ostetricia.  L’Azienda Ospedaliera Universitaria sottolinea che “situazioni tanto delicate – non appena segnalate – sono, sin dal primo momento, oggetto di attenta valutazione e di approfondimento diretto da parte della Direzione Generale, che agisce sempre con tempestività, responsabilità e nel pieno rispetto delle procedure nonché con la massima riservatezza”. Dal Ruggi, infatti, spiegano che “nessuna segnalazione che riguardi il benessere degli studenti, dei professionisti o dell’utenza viene mai sottovalutata, né rimandata: la tutela delle persone resta la priorità assoluta. In questa fase, confidiamo pienamente nel lavoro dell’Autorità inquirente e restiamo a completa disposizione per ogni utile collaborazione, nel rispetto della riservatezza dovuta e delle persone coinvolte”. Lo scrive Salernotoday.  Verdoliva, invece, giudica “grave e inopportuno il protagonismo con il quale si tenta di strumentalizzare vicende tanto sensibili, diffondendo notizie ai mass media in un momento in cui gli Organi inquirenti – a seguito della mia segnalazione o di altri canali che hanno ritenuto di interessarla – potrebbero essere già a lavoro per valutare o operare nel rispetto del segreto istruttorio. Tale esposizione rischia di compromettere l’efficacia di azioni già eventualmente attivate e di condizionare l’eventuale lavoro dell’Autorità Giudiziaria, alla quale spetta ogni valutazione”.

 

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