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PORTO SEMPRE CON ME UN COLTELLINO SVIZZERO PER LAVORI IN CAMPAGNA MA MI DICONO CHE RISCHIO: È  VERO? L'Avvocato risponde 

PORTO SEMPRE CON ME UN COLTELLINO SVIZZERO PER LAVORI IN CAMPAGNA MA MI DICONO CHE RISCHIO: È VERO?

L’avvocato Simone Labonia ci spiega quando portare con sé un coltellino svizzero configura un reato!

Il coltellino svizzero è comunemente percepito come un oggetto di uso quotidiano: piccolo, multifunzione, spesso portato per praticità. Tuttavia, dal punto di vista penale, la sua presenza nelle tasche di chi si muove in città può integrare l’ipotesi di reato di porto ingiustificato di strumenti atti a offendere, previsto dall’art. 4 della legge 110/1975. La norma, infatti, punisce chiunque porti fuori dall’abitazione strumenti che, pur non essendo armi proprie, possono comunque essere idonei a offendere. È il caso dei coltelli a lama fissa o pieghevoli dotati di meccanismo di bloccaggio, ma anche di utensili normalmente leciti che, in particolari contesti, assumono potenziale offensivo.

Il coltellino svizzero rientra in questa categoria: non è un’arma propriamente detta e non è vietato detenerlo in casa, ma il suo porto in luogo pubblico richiede una giustificazione concreta e plausibile. La giurisprudenza ha più volte chiarito che la semplice abitudine personale, la sensazione di sicurezza o la generica “utilità” non bastano. Serve un’esigenza reale: attività lavorative specifiche, campeggio, escursioni, situazioni in cui l’utensile rappresenta uno strumento coerente con lo scopo della giornata.

Quando ci si trova in città, invece, l’assenza di un motivo professionale o ricreativo può far scattare la responsabilità penale. Anche la modesta dimensione della lama non esonera dal rischio: ciò che rileva non è la pericolosità intrinseca dell’oggetto, ma la sua idoneità a offendere unita alla mancanza di giustificazione. Le forze dell’ordine, in caso di controllo, possono procedere al sequestro dell’utensile e alla contestazione del reato.

Va ricordato che il porto non coincide con la detenzione. Possedere un coltellino nella propria abitazione o all’interno dell’auto regolarmente parcheggiata, senza immediata disponibilità, non è penalmente rilevante. Il problema nasce quando l’oggetto viene trasportato “pronto all’uso”, anche semplicemente tenuto nello zaino o nella tasca del giubbotto durante la vita quotidiana.

In buona sostanza, se portare un coltellino svizzero in campagna o durante attività specifiche è perfettamente lecito: farlo senza ragione in contesti urbani può trasformare un innocuo utensile in fonte di responsabilità penale. La regola generale resta semplice: ciò che si porta con sé deve essere coerente con ciò che si sta facendo, ed un coltellino, per quanto comune, non fa eccezione.

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