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Pontecagnano senza medici al 118, cresce l’allarme sanitario Provincia Provincia e Regione zonarcs 

Pontecagnano senza medici al 118, cresce l’allarme sanitario

Un territorio che cresce, un aeroporto che decolla, una popolazione che sfiora le 80mila unità. Eppure, a Pontecagnano, il cuore dell’emergenza sanitaria rischia di fermarsi. Dal 1° ottobre, infatti, l’Asl Salerno ha deciso di sopprimere la presenza medica al Saut locale, trasferendo i professionisti a Battipaglia e lasciando in città soltanto le ambulanze del Vopi: mezzi efficienti e puntuali, ma senza medico a bordo.

Il risultato è un paradosso che preoccupa cittadini e operatori: in caso di chiamata al 118, l’ambulanza parte ma il medico dovrà raggiungere l’intervento dall’automedica di Battipaglia. Tempi di percorrenza che rischiano di trasformarsi in minuti preziosi persi, ben oltre gli otto minuti fissati dalle linee guida nazionali come limite massimo per un soccorso efficace.

Un dettaglio? No: una questione di vita o di morte. A Pontecagnano i minuti potrebbero raddoppiare o triplicare, lasciando scoperto un territorio in continua espansione, strategico per i flussi turistici e commerciali legati al nuovo aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi.

Non è la prima volta che accade: Giffoni ha già vissuto la stessa riduzione di servizi con un accorpamento. Ora tocca a Pontecagnano. Una scelta che l’Asl giustifica con motivi di razionalizzazione e budget, ma che rischia di presentare un conto salato: quello pagato sulla pelle dei cittadini di tutto il comprensorio picentino.

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