You are here
POLITICA E MAGISTRATURA: BOTTE DA ORBI! L'Avvocato risponde 

POLITICA E MAGISTRATURA: BOTTE DA ORBI!

Le recenti cronache nazionali hanno, ancora una volta, evidenziato la critica spaccatura tra “una certa politica” ed “una certa magistratura“, elemento che ottiene un effetto eversivo, paragonabile alle più nefaste azioni di terrorismo, finalizzate proprio alla destabilizzazione della pubblica fiducia nelle istituzioni, (che dovrebbero, al contrario, produrre certezza e credibilità).

Un recente sondaggio nazionale, tendente a valutare la fiducia della gente comune nei confronti di chi “amministra la Giustizia“, ha prodotto risultati sconvolgenti.

Un similare sondaggio effettuato nel 2011 aveva dato una percentuale di gradimento pari al 67%: successivamente, a seguito del “caso Palamara” ed all’accertamento delle “pratiche consociative” attuate nel C.S.M. era precipitata a meno del 38%.

Il sondaggio dei giorni nostri, seppur in leggero indice di aumento, si ferma al 45%, che costituisce comunque una percentuale bassissima.

La motivazione di tale mancanza di stima, affonda le sue radici nel convincimento di molti che, all’interno della Magistratura, esista un gruppo organizzato al fine di opporsi, in maniera attiva ed operativa, al Governo in carica: altri invece, pur condividendo il fine ultimo, ritengono che l’azione non risponda a crismi di “movimento organizzato”.

In riferimento, poi, alle esternazioni di recente attuate dal nostro Ministro della Difesa, l’opinione pubblica è parimenti divisa sull’opportunità delle modalità attuate, diversamente dal più giusto coinvolgimento solo dei canali istituzionali e non mediatici: quasi tutti, però, sono concordi che sia necessario accertare, in maniera definitiva, l’esistenza, o meno, di una magistratura politicizzata.

Se ne desume, a conclusione delle valutazioni, che meno della metà della popolazione nazionale ha fiducia nei magistrati: dato dirompente e preoccupante, senza la necessità di dover essere ulteriormente commentato.

Valutiamo insieme all’avvocato Simone Labonia, operatore del settore giudiziario, che detta preoccupazione è deleteria per la “vita della Giustizia” e l’applicabilità della stessa: anche in considerazione del giudizio diffuso sulla tempestività e qualità delle decisioni giudiziarie.

Si ritiene, in buona sostanza, che manchi la capacità di dare ai cittadini risposte chiare, a soluzione delle loro legittime aspettative nella difesa dei propri diritti.

scritto da 







Related posts