Pagani, la memoria del sindacalista ucciso dalla camorra Antonio Esposito Ferraioli rivive in un murale
Inaugurato a Pagani il murale dedicato ad Antonio Esposito Ferraioli, il giovane sindacalista della Cgil ucciso dalla camorra nell’agosto del 1978, simbolo della lotta per la legalità e i diritti dei lavoratori. Esposito Ferraioli lavorava come cuoco alla Fatme di via Filettine. Un mese dopo l’assassinio avrebbe dovuto sposarsi. La sua fidanzata era un’inserviente della mensa della fabbrica. L’opera è stata realizzata dall’artista Donato Lorusso e scoperto, poi, in via Ferrante, sul retro dell’Auditorium Sant’Alfonso Maria de’ Liguori. Di fianco si trova l’opera dedicata, invece, a Marcello Torre, altro martire civile di Pagani assassinato dai clan. L’iniziativa, promossa da Libera insieme a Spi Cgil, Fondazione Polis, Agesci e con il patrocinio del Comune di Pagani, vuole trasformare quello spazio urbano in un vero luogo di memoria condivisa contro la criminalità organizzata. La cerimonia è stata preceduta da un corteo cittadino che ha visto partecipare gli studenti di tutte le scuole di Pagani, protagonisti nei laboratori di educazione civica e arte realizzati nelle scorse settimane.





