Omicidio Vassallo, la presenza di Ridosso ad Acciaroli qualche giorno prima del delitto: “lo volevano incastrare”
Sarebbe stato “Fonzino”, figlio di Pasquale Loreto alias ‘o ragiunier, a indirizzare gli inquirenti verso Romoletto Ridosso capo dell’omonima cosca, che da Castellammare si era trasferito a Scafati a causa della faida di camorra nella città delle Terme. lo scrive oggi le Cronache. Il boss 63enne è detenuto in Toscana dove sta espiando una serie di condanne. Fratello di Piscitiello Salvatore, ucciso agli inizi del 2000 nella guerra di camorra con il clan dei Muollo, Romoletto avrebbe parlato dell’omicidio Vassallo sin dai cinque verbali illustrativi della sua collaborazione di giustizia, resi tra il 2016 e il 2017 continuando fino al 2022. Il figlio di Romolo, Salvatore Ridosso anche lui collaboratore, aveva parlato del sopralluogo avvenuto pochissimi giorni prima dell’omicidio ad Acciaroli. Secondo il figlio di Romoletto, il motivo dell’ispezione avvenuta con la partecipazione di suo padre e dell’imprenditore scafatese Giuseppe Cipriano (che a Ridosso avrebbe detto di voler recuperare dei soldi da un debitore) sarebbe alla base di un piano ordito per collocare suo padre ad Acciaroli nel tentativo di deviare su di lui l’attenzione degli inquirenti e depistare per questo le future indagini. L’auto di Ridosso, guidata da Cipriano, sarebbe entrata in una zona pedonale e sarebbe stata ripresa da una telecamera: per il figlio dell’ex boss sarebbe la prova di un tranello contro il padre la cui presenza un paio di giorni prima delitto avrebbe creato sospetti agli inquirenti.