Omicidio del 18enne, il sindaco di Scafati: “Serve più presenza dello Stato nelle nostre zone”
“La tragica morte del giovane Pasquale Nappo, appena diciottenne, ci sconvolge e ci fa rabbia. Pasquale, residente a Scafati, ha perso la vita in una notte di violenza nella vicina Boscoreale, una violenza che non può e non deve appartenere ai nostri territori e ai nostri figli. Tante sono le domande che ci poniamo, la prima in assoluto è “cosa potevamo fare?”, scrive il sindaco di Scafati Pasquale Aliberti. Il quale aggiunge. “Di fronte a un episodio così grave, non possiamo restare in silenzio. Serve una reazione corale dalle famiglie alle istituzioni, dalla scuola alle parrocchie, ciascuno deve fare la propria parte. Serve anche una maggiore presenza dello Stato e delle Forze dell’Ordine, perché la sicurezza dei cittadini è un diritto che va garantito, ogni giorno e in ogni comunità. Mi preoccupa, in questo senso, il futuro del nostro reparto della Tenenza dei Carabinieri: il Tenente Esposito è prossimo alla pensione e mentre ci battiamo da anni affinché si possa avere una elevazione a Compagnia, mi giungono voci di una possibile assegnazione al reparto di un Luogotenente al posto di un Ufficiale che va attribuito invece ad una Tenenza.
Su quanto accaduto a Pasquale mi auguro si faccia al più presto luce ma solo insieme, con responsabilità e coraggio, potremo restituire ai nostri ragazzi la speranza di vivere in una terra libera dalla paura e capace di offrire opportunità invece che lasciare ad esempio che la criminalità organizzata conquisti le vite dei nostri giovani. Perchè ogni volta che un giovane cede al suo reclutamento è il fallimento della comunità intera. La rete tra scuola, famiglia, Chiesa e istituzioni serve proprio formare coscienze capaci di dire “no” a certe situazioni devianti”, conclude il sindaco.





