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Morte di Papa Francesco, De Luca: imbarazzanti episodi in Parlamento durante il ricordo del Pontefice Attualità Primo piano 

Morte di Papa Francesco, De Luca: imbarazzanti episodi in Parlamento durante il ricordo del Pontefice

Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nel consueto appuntamento in streaming del venerdì apre parlando di Papa Francesco. «Un grande Papa che ha detto sempre quello che pensava non cercando sempre il consenso. Grande per la sua testimonianza sui valori. Dopo la morte del Papa si è avvertito nel mondo un senso di vuoto».

 

E poi lancia la stilettata politica che sembra rivolta, indirettamente, anche alla segretaria del Pd Elly Schlein: «Nel ricordo e nella celebrazione del Papa in Parlamento si sono verificati alcuni episodi imbarazzanti: premesso che nessuno in Parlamento aveva titolo per testimoniare i valori del Papa, ma quando si commemora un Papa in un’aula parlamentare non si fa la polemica politica, magari con il governo. Bisognerebbe avere un altro stile, un altro livello. Bisognerebbe parlare del Papa, non delle altre forze politiche».

Quindi De Luca argomenta: «Quando il Papa era in vita non si percepivano il peso e il valore della sua testimonianza. Poi il mondo si è raccolto per i suoi funerali e abbiamo capito che questa figura aveva un peso straordinario. Dal nome che aveva scelto, Francesco, aveva reso chiari gli obiettivi del suo pontificato: nome che indica obiettivi molto sostanziali. Primo, la pace. Secondo la difesa dei poveri. Terzo, il rapporto con la natura.

Quando parlava di pace un po’ tutti valutavano le sue posizioni come proposte irrealizzabili, prive di senso politico o realismo. Intanto il Papa testimonia i valori, non propone programmi concreti di governo. Sono i responsabili politici che devono tradurre quei valori in iniziative concrete e vale anche per la povertà. Un Papa non deve proporre un programma economico-sociale, deve testimoniare i valori.

Sulla pace, mi sono domandato in questi giorni – argomenta il presidente della Regione – ma quelli che lo avevano accusato di mancanza di realismo, qualche obiettivo concreto hanno individuato per l’umanità? Tutti i grandi statisti che cosa hanno proposto, tranne che alimentare invio delle armi o proporre la sconfitta di questo o di quello? L’unica proposta concreta era quella del Papa: cessate il fuoco subito”. De Luca ribadisce che a «A Gaza si sta perpetrando un genocidio».

Sui migranti, De Luca dice: Tema complesso che meriterebbe risposte straordinarie da parte dell’Europa. Non si possono accogliere tutti, ma i punti di equilibrio spettano ha chi ha funzioni di governo. Chi viene in Italia deve rispettare le leggi e le regole di vita nel nostro Paese ma contemporaneamente abbiamo il dovere di non voltare la testa quando abbiamo migliaia di poveri rischi che muoiono annegati nel Mediterraneo, fuggono da violenze e da stupri». Sul tema della natura, il governatore invita a trovare le risorse per la transizione ecologica.

«Sul tema dei diritti civili, ci sarebbe da discutere su alcune posizioni assunte dal Papa. Ma il Papa è il Papa. Il testimone dei valori», sottolinea De Luca che poi cita Ignazio Silone e “Le avventure di un povero cristiano” dove si parla di un dialogo tra Celestino V e Benedetto Caetani. «Papa Francesco è stato un cristiano assurdo, uno di quelli che hanno testardamente ricordato che il Vangelo non è un modo di dire, una pagina da leggere e dimenticare, ma è un modo di vivere».

De Luca parla poi del Primo Maggio ed invoca un clima di «unità nazionale» per affrontare i problemi del lavoro. «Abbiamo in Italia un paradosso: il numero più alto di occupati e l’arretramento più alto del potere di acquisto dei salari». In questo momento, accusa De Luca, «siamo però ancora alla propaganda. Credo ci sia da approvare il salario minimo, credo che sia un atto di civiltà per dare dignità al lavoro. Anche se è un obiettivo non banale, né semplice da raggiungere».

Il governatore parla anche del decreto per i Campi Flegrei. «Viene accolta parzialmente una proposta che avevo avanzato sulle rate dei mutui. Vedo però che la misura vale fino ad agosto per una ragione tecnica e poi sarà prorogata. Mi auguro che sia così. Ma dobbiamo verificare il contenuto del decreto ed è quello che faremo per mantenere l’attenzione sui Campi Flegrei”.

Il presidente della Campania annuncia per il 6 maggio la comunicazione dei dati sulla sanità e le liste d’attesa. «Un’operazione verità da cui emerge che siamo la prima Regione d’Italia. Potremo essere orgogliosi dei nostri risultati, siamo un’eccellenza nazionale. Sulle liste di attesa c’è stata una polemica da parte del ministero sulle Regioni che non avrebbero utilizzato tutti i fondi. Noi abbiamo utilizzato tutto. E ne approfitto per dire al governo e al ministero della Salute che lo 0,4 consentito per il 2024, non è previsto nel 2025. Si dia una mossa il ministero, altrimenti si fa una polemica demagogica», aggiunge. Si va verso una «operazione verità» anche per il registro dei tumori. «Non dobbiamo nascondere nulla. In Italia i dati sono fermi al 2019 o al 2022 nel migliore dei casi. Questa è l’Italia. Sul piano nazionale dati certi non esistono».

De Luca parla anche di calcio. «Non dobbiamo dire nulla sul Napoli per scaramanzia, ma è una bella classifica», e fa i complimenti all’Avellino promosso in B. «Sta facendo un ottimo campionato la Juve Stabia e mi pare che la Salernitana abbia imboccato la strada per riprendere un campionato complicato. Mi auguro che tutte le nostre squadre facciano bene, è anche un modo per consolidare l‘immagine della regione e di promozione dei nostri territori. Il mio invito è a vivere lo sport senza cafoneria. Sempre nell’ambito del rispetto per le persone e per le storie». De Luca fa i complimenti a de Laurentiis, «per i risultati che ha conseguito credo il titolo di manager migliore d’Italia sia meritato. Un saluto affettuoso e un ringraziamento ad Antonio Conte per il lavoro straordinario che sta facendo».

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