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MIO FIGLIO NON SI È FERMATO AD UN POSTO DI BLOCCO: HA COMMESSO UN REATO GRAVE? L'Avvocato risponde 

MIO FIGLIO NON SI È FERMATO AD UN POSTO DI BLOCCO: HA COMMESSO UN REATO GRAVE?

Alla preoccupazione di questo genitore, risponde l’avvocato Simone Labonia.

Il tema del mancato rispetto di un posto di blocco predisposto dalle forze dell’ordine è stato più volte oggetto di attenzione da parte della giurisprudenza, in particolare della Corte di Cassazione. L’allontanamento ingiustificato dal segnale di arresto non integra un semplice illecito amministrativo, ma può costituire reato quando la condotta metta in pericolo l’incolumità pubblica o si configuri come resistenza a pubblico ufficiale.

Secondo la Suprema Corte, il conducente che, alla vista degli agenti, accelera o devia per evitare il controllo, non solo disattende un ordine legalmente dato, ma ostacola l’attività di polizia, finalizzata alla prevenzione di reati e alla tutela della sicurezza collettiva. In diverse sentenze è stato chiarito che la fuga dal posto di blocco può integrare il delitto di cui all’art. 337 c.p. (resistenza a pubblico ufficiale), qualora il comportamento sia caratterizzato da violenza o minaccia, anche nella forma della guida pericolosa. In altri casi, è stata riconosciuta la configurabilità dell’art. 650 c.p. (inosservanza di provvedimenti dell’autorità), punendo l’ingiustificato rifiuto di conformarsi a un ordine legittimo.

La Cassazione ha inoltre precisato che non basta il mero mancato arresto: occorre valutare le modalità concrete della condotta. Se il conducente si limita a non fermarsi senza creare pericolo, potrà rispondere di illecito amministrativo. Diversamente, la fuga repentina, l’elevata velocità o manovre tali da mettere a rischio l’incolumità di agenti o terzi possono far scattare la responsabilità penale.

In buona sostanza, l’indicazione che emerge dalla giurisprudenza è chiara: il posto di blocco rappresenta un presidio di legalità e sicurezza.
Ignorarlo non è un comportamento neutro, ma un atto che, a seconda delle circostanze, può trasformarsi in ipotesi di reato, con conseguenze anche gravi sul piano sanzionatorio.

Il nostro genitore, dunque, insegni al figlio il costante rispetto per la legge e per i suoi rappresentanti!

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