Mef al Comune di Salerno: promosso il piano di rientro
Promosso il piano di rientro del Comune di Salerno. Ammonta a 850mila euro la somma che palazzo Guerra prevede d’incassare nel 2025 dalla tassa d’imbarco. Cifra contenuta, appunto, nel bilancio previsionale che tiene in considerazione l’aumento dei flussi turistici rispetto al 2024, quando gli introiti dalla tassa d’imbarco hanno fruttato alle casse di Palazzo di Città 800mila euro, 50mila in più rispetto ai 750mila euro messi in bilancio. Lo scrive oggi la Città. “Dovevamo introdurre questa tassa e siamo soddisfatti di aver centrato gli obiettivi, soprattutto in considerazione della crescita dei flussi turistici“, dice Fabio Polverino, presidente della commissione Bilancio. La tassa d’imbarco, nel caso di Salerno, ammonta a un 1,50 euro ed è stata introdotta nell’ambito del pacchetto di misure contenute nel cosiddetto “Salva Salerno”, messe in campo per rimettere in equilibrio le casse comunali pesantemente indebitate. Ovviamente, a risultare maggiormente tassata è la tratta che riguarda la Costa d’Amalfi. Tra l’altro proprio pochi giorni fa il Tar ha respinto il ricorso presentato dalla compagnia Tra.Vel.Mar proprio contro l’applicazione del “balzello” che i sindaci della Divina, invece, chiedono non sia applicata a residenti e lavoratori.