Luci d’artista a Salerno, la Corte dei Conti chiede i danni: 3 nomi nel mirino
“Danno alla concorrenza”. È l’ipotesi che sta battendo la Procura della Corte dei conti per “Luci d’artista”, la kermesse di Natale del Comune di Salerno, cara al governatore Vincenzo De Luca che la ideò quando era sindaco. Indagine ancora sotto traccia del viceprocuratore Marco Catalano ma che potrebbe essere arrivata a una svolta. Nei prossimi giorni infatti dovrebbero partire richieste di risarcimento per funzionari e dirigenti del Comune. Sarebbero 3 i nomi finiti nelle informative della Guardia di finanza, il nucleo di polizia economico finanziaria di Salerno che tra marzo e aprile ha segnalato alla magistratura contabile ” irregolarità” nella concessione delle installazioni luminose giunte alla tredicesima edizione. Si tratta ora di capire a quanto ammonterà il danno contestato dalla Procura. Di certo i finanzieri hanno acquisito negli ultimi mesi carte e documenti relativi alle tre edizioni dal 2015/ 2016 al 2017/ 2018. Emerge il nome dell’azienda nota che ha sempre realizzato l’iniziativa: Iren, multi- utility di Torino che si occupa di energia e rifiuti. Nel primo anno 2015/2016 i lavori furono appaltati a Iren con un contributo di Camera di commercio di Salerno e di fondi regionali provenienti dal piano Terra dei fuochi. L’anno successivo invece fu bandita una procedura a evidenza pubblica con affidamento finale sempre alla Iren e finanziamento della Regione. Per il pm Catalano il danno alla concorrenza consisterebbe nel fatto di non aver assicurato nel corso degli anni la più ampia apertura al mercato.
Insomma, le regole del gioco sarebbero state alterate. Con effetti non solo sulle altre aziende a cui non sarebbe negata parità di trattamento. Ma con conseguenze anche sull’ente pubblico che non si sarebbe avvalso così della “migliore offerta”. Per questo motivo c’è una somma che si sarebbe potuta risparmiare se si fosse seguita la necessaria concorrenza: quella somma diventa, nell’impostazione della Procura, lo spreco da contestare a funzionari e dirigenti. Una cifra che potrebbe aggirarsi dal mezzo milione fino a 1 milione di euro. Non è tutto.
La Procura sta valutando anche un filone parallelo, legato alla posizione dell’azienda delle luci all’interno del Comune. Iren infatti ha una quota in una partecipata di Salerno, per cui è al vaglio del pm contabile anche l’eventuale conflitto di interessi. La Iren è la stessa azienda che si è aggiudicata nel 2017, come rivelato da Repubblica, uno dei lotti in Regione della seconda gara per la rimozione delle ecoballe. Ore contate, quindi, per “Luci d’artista”: si attendono gli sviluppi dell’indagine dopo che il viceprocuratore Catalano aveva già acceso i riflettori su Salerno per l’aeroporto. L’inchiesta sullo scalo di Pontecagnano si sta per concludere con l’archiviazione: la Procura ha scoperto di avere le armi spuntate per la presenza nella società di un’associazione sportiva dilettantistica. (fonte: napoli.repubblica.it)