INTERVENTO SBAGLIATO CON DANNI A UNA BAMBINA DI ANGRI, LA CORTE D’APPELLO: “L’OSPEDALE DEVE PAGARE”
Nonostante un giudizio pendente in Cassazione sul ricorso presentato da un ospedale di Napoli per i danni causati a una adolescente per la quale sono stati stabiliti 110mila euro di risarcimento, la Corte d’Appello partenopea ha deciso di respingere il riscorso sulla sospensiva richiesta dai vertici sanitari della struttura sanitaria. La vicenda è quella di una operazione ritenuta sbagliata a danno di una bambina di Angri (oggi poco più che 15enne) costretta a vivere con danni permanenti. Quindi quella sentenza, in soldo, diventa esecutiva nonostante la decisione che dovrebbe arrivare tra qualche settimana dai giudici del Palazzaccio capitolino cui ha presentato istanza lo stesso ospedale. “Ricorso inammissibile”, scrive il collegio dei magistrati d’Appello (presidente Eugenio Forgillo) e soldi da versare alla famiglia della bambina. Il primo grado di giudizio durato circa 4 anni anni si era concluso con un nulla di fatto e per questo che madre e padre della ragazzina si sono affidati a una coppia di avvocati (Elvira Schioppa e Fernando De Simone) per far valere le proprie ragioni in un processo incardinato a Napoli contro l’ospedale partenopeo che- secondo i giudici- non solo non avrebbe dichiarato la patologia della bambina all’atto della nascita ma quando il personale sanitario l’ha sottoposta a intervento chirurgico le avrebbe causato un danno permanente alla gamba tanto che la ragazzina per reggersi in piedi oppure camminare ha bisogno di un sostegno.