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Incendio ad Angri, diossine e composti tossici nell’aria Provincia Provincia e Regione 

Incendio ad Angri, diossine e composti tossici nell’aria

Sono stati resi noti i primi risultati del monitoraggio ambientale eseguito dall’Arpac in seguito all’incendio che ha interessato un capannone in via Orta Longa, divampato nelle prime ore del 21 giugno. Le analisi, effettuate nell’arco di 48 ore, evidenziano la presenza di diossine e composti tossici in concentrazioni significativamente superiori ai valori comunemente accettati come soglia di sicurezza.

Nel primo ciclo di campionamento (dal 21 al 22 giugno), condotto con strumentazione ad alto flusso, è stata rilevata una concentrazione complessiva di diossine, furani e PCB diossina-simili pari a 18 pg/Nm³ I-TEQ. Il secondo ciclo, tra il 22 e il 23 giugno, ha mostrato un calo dei livelli fino a 3,1 pg/Nm³ I-TEQ.

Sebbene la normativa italiana non stabilisca un limite di legge per la concentrazione di diossine nell’aria ambiente, la comunità scientifica internazionale fa spesso riferimento al valore guida proposto dal LAI, un ente tecnico tedesco, che fissa la soglia a 0,15 pg/Nm³. I valori riscontrati ad Angri risultano dunque ampiamente superiori a questo parametro, specialmente nelle prime 24 ore successive all’incendio.

L’Arpac ha invitato a consultare il proprio sito ufficiale (arpacampania.it) per ulteriori aggiornamenti e per il quadro completo delle attività di indagine ambientale in corso. Intanto, si attende l’esito degli altri accertamenti per valutare l’impatto effettivo sull’ambiente e sulla salute pubblica.

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