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IL MIO CANE HA MORSO UN LADRO ENTRATO IN CASA: MA VUOI VEDERE CHE LO DEVO ANCHE RISARCIRE? L'Avvocato risponde 

IL MIO CANE HA MORSO UN LADRO ENTRATO IN CASA: MA VUOI VEDERE CHE LO DEVO ANCHE RISARCIRE?

Per tranquillizzare il nostro lettore, arriva la puntuale risposta dell’avvocato Simone Labonia.

Se un ladro si introduce in casa altrui e viene morso da un cane di proprietà del padrone di casa, quali responsabilità ricadono su quest’ultimo? Si tratta di un tema che tocca più ambiti del diritto: il civile, il penale e la causa di giustificazione della legittima difesa.

1. Art. 2052 Codice Civile – Responsabilità per danni cagionati da animali
Il proprietario (o chi detiene l’animale) è responsabile dei danni che l’animale causa, anche se fuggito o smarrito, salvo che provi il caso fortuito.

Questo articolo impone una responsabilità “oggettiva” in quanto non richiede la prova della colpa del proprietario, ma solo il nesso causale tra animale e danno, a meno che non intervenga un evento esterno, imprevedibile, inevitabile (caso fortuito) che interrompa il nesso causale.

2. Art. 52 Codice Penale – Difesa legittima
Questo articolo è rilevante se si sostiene che il morso sia avvenuto come mezzo di difesa contro un intruso. Prevede che “non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di difendere un diritto proprio o altrui contro il pericolo attuale di un’offesa ingiusta, sempre che la difesa sia proporzionata all’offesa.

La legge del 2006 (legge 13 febbraio 2006, n. 59) ha introdotto un comma che rafforza la posizione dell’aggredito quando lo scontro avviene all’interno del domicilio, rispetto ad intrusione con violenza, minaccia o quant’altro.

Il semplice fatto che un cane morda qualcuno, anche dentro la proprietà privata, non esclude in automatico la responsabilità civile del proprietario.
Anche il deterrente del cartello tipo “Attenti al cane” non è sufficiente a esonerare il proprietario: è “mero avviso”, ma non sostituisce gli obblighi di custodia e vigilanza.

Se il ladro è entrato in casa, ma il proprietario ha fatto tutto quanto ragionevolmente possibile per evitare il morso del cane (es recinzione, cane addestrato, richiami, ecc.), è più probabile che una corte civile ritenga che il danno sia imputabile al “caso fortuito” o comunque che la responsabilità sia attenuata.

La giurisprudenza non ha stabilito un precedente chiaro che “se entra il ladro, il padrone non risponde mai”; ogni caso è valutato concretamente.
L’affermazione che “il ladro non ha alcun diritto e quindi il padrone non risponde mai” è errata: il diritto impone comunque dovere di custodia e vigilanza.
In campo penale, la legittima difesa può intervenire come causa di non punibilità se l’azione è proporzionata e vi è pericolo attuale di offesa ingiusta; ma l’applicabilità al caso del cane, è complessa e non scontata.

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