Il 24 marzo di 24 anni fa la tragedia del Traforo del Monte Bianco con 39 morti
Accadde oggi: il 24 marzo del 1999, 24 anni fa, la tragedia dell’incendio nel traforo del Monte Bianco che causò la morte di 39 persone rimaste intrappolate nella galleria che collega l’Italia e la Francia. Nel disastro, originato da un camion che prese fuoco all’interno del tunnel, morirono anche sei valdostani: la famiglia Bovard (Maurilio, la figlia Katia e la moglie Nadia Pascal oltre al fratello di quest’ultima), il camionista Stefano Manno e Pierlucio Tinazzi, meglio conosciuto come “Spadino”, il motociclista che trasse in salvo numerose persone prima di perdere la vita nel tentativo di portarne altre fuori dal tunnel. Nella tragedia morirono anche 18 francesi, due belgi, un inglese, uno sloveno, un tedesco, un lussenburghese, un olandese, un croato ed altri 7 italiani. Alle 10:47 l’autoarticolato prese improvvisamente fuoco, costringendo Degrave a fermarsi dentro al tunnel, creando un ingorgo. Alle 10:51 venne dato un primo allarme che fece chiudere il tunnel sul lato francese alle 10:55 e sul lato italiano alle 10:56. I primi soccorsi vennero allertati alle 10:58 e giunsero sul posto alle 11:09. L’incendio fu domato all’incirca 53 ore dopo poiché le fiamme, per via dei materiali combustibili presenti, si erano ampliate a causa dell’effetto forno che si era venuto a creare, raggiungendo quindi vastissime proporzioni. La schiuma di poliuretano, usata per la coibentazione del camion frigorifero belga che causò l’incidente, incendiandosi, emise cianuro, gas tossico.