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Identità rubata su Facebook, la denuncia di Claudia Attianese Cronaca Primo piano Provincia e Regione 

Identità rubata su Facebook, la denuncia di Claudia Attianese

«La mia identità è stata rubata»: a denunciarlo è Claudia Attianese, la giovane figlia della consigliera comunale di maggioranza Valentina Capossela.

Un episodio incredibile, a breve oggetto di un’indagine penale, probabilmente compiuto per vendetta, che da martedì scorso sta facendo vivere un incubo alla ventisettenne. Una sua fotografia, pubblicata da lei stessa sul social network Facebook qualche ora prima, è stata utilizzata per creare un profilo pubblico falso sul social di incontri Badoo. Al primo caricamento di immagine, ne sono seguiti altri. Fotografie rintracciate su altre piattaforme social. Oltre all’immagine, l’artefice del gesto ha inserito tra i dati del contatto falso anche il numero di cellulare reale della ragazza. La descrizione del contatto sul social di incontri è stata poi completata con i riferimenti della residenza della giovane, prima registrata nella città di Napoli e poi a Nocera Inferiore, insieme alla dichiarazione dello stato di single della paganese, che sarebbe stata intenzionata, secondo quanto falsamente scritto sul social dall’autore ignoto, a fare nuove conoscenze.

Claudia Attianese si è resa conto dell’appropriazione indebita della sua identità digitale martedì pomeriggio, quando il suo cellulare è stato preso d’assalto da messaggi e telefonate di numeri sconosciuti. Sembra, inoltre, che l’autore del profilo, al momento ignoto, abbia anche intrapreso conversazioni in chat su Badoo, spacciandosi per la giovane. «Nelle ultime ore sono giunti oltre trecento messaggi sul mio numero personale, provenienti da persone che non ho mai visto e non conosco. Frasi e foto, alcune anche oscene, da cui sono profondamente turbata», ha dichiarato Claudia. La sua identità digitale è stata travolta nel vortice della rete ed è stata inserita su una serie di siti nelle ore successive.

La giovane paganese si è subito recata nella serata di ieri alla locale tenenza dei carabinieri per sporgere denuncia, poi inviata dalle forze dell’ordine al social interessato. «Si tratta ovviamente di un reato penale, ma ciò che ritengo più grave è l’abuso morale che sto subendo e la violenza sulla mia persona e rispetto alla mia identità».

 

Fonte articolo e foto La Città

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