HO RICEVUTO UNA LETTERA DI DIFFIDA: COME MI DEVO COMPORTARE?
L’avvocato Simone Labonia ci indica il giusto percorso per affrontare il problema.
La lettera di diffida è un atto formale con cui un soggetto, persona fisica o giuridica, intima ad un altro di cessare un comportamento lesivo o di adempiere a un obbligo entro un determinato termine. Si tratta di uno strumento extragiudiziale che può precedere un’azione legale, e che ha rilevanti effetti giuridici.
Non tutte le diffide sono uguali. Le più comuni sono:
la diffida ad adempiere ex art. 1454 c.c. usata nei rapporti contrattuali. Se una parte è inadempiente, l’altra può intimarla a eseguire la prestazione entro un termine (di solito non inferiore a 15 giorni), trascorso il quale il contratto si considera risolto di diritto:
la diffida generica o stragiudiziale:, che è una comunicazione formale, spesso redatta da un avvocato, con cui si chiede di cessare una condotta (es. molestie, danni, violazioni), o di adempiere a un obbligo (es. pagamento, consegna). Non ha effetto automatico sul piano contrattuale, ma può costituire un primo passo verso un’azione civile o penale:
la diffida da parte della Pubblica Amministrazione o enti pubblici, ad esempio in materia edilizia, fiscale o lavorativa, che può avere effetti sanzionatori o precludere l’accesso a determinati benefici.
Ricevere una diffida non significa essere automaticamente nel torto, ma è un segnale da non sottovalutare ed è consigliabile non ignorare la comunicazione: anche se ritenuta ingiusta, la diffida può produrre effetti giuridici o pregiudicare la propria posizione processuale in futuro.
Occorre capire la natura della richiesta, se si basa su norme di legge o contratto, e se i fatti riportati corrispondono alla realtà, nonché è fondamentale ottenere una valutazione tecnica. Un avvocato può aiutare a valutare se rispondere, come contro-diffidare o se proporre una conciliazione.
Il silenzio può essere interpretato come ammissione o aggravare la posizione del destinatario. La risposta, se inviata, deve essere ben articolata e preferibilmente tramite PEC o raccomandata A/R.
Eventuali prove, risposte o ricevute vanno conservate perché potrebbero servire in giudizio.
La lettera di diffida è uno strumento potente, spesso sottovalutato. Che si tratti di una richiesta legittima o pretestuosa, va trattata con attenzione. Una gestione legale tempestiva può evitare procedimenti giudiziari o, se inevitabili, rafforzare la propria posizione difensiva.