Fiammetta Borsellino a Salerno: “Mio padre abbandonato dallo Stato”
“Mio padre diceva sempre che sarebbe morto quando la mafia avrebbe avuto la certezza che era rimasto da solo, lo Stato e le istituzioni avevano l’obbligo di difendere uomini che portavano avanti un lavoro del genere”.
A dichiararlo ieri a Salerno, Fiammetta Borsellino, la figlia del Giudice Paolo Borsellino ucciso dalla mafia, insieme agli uomini della sua scorta, il 19 luglio 1992. Da allora la signora Fiammetta porta la sua testimonianza presso le istituzioni, nelle scuole, nelle comunità perché la Stage di Via D’Amelio non sia dimenticata e si faccia davvero luce su di esse.
“Che la morte di mio padre e quanto accaduto deve essere un esempio per diventare un patrimonio culturale di valori da seguire dai giovani di oggi” ha concluso la figlia del compianto giudice siciliano.